PRATOLA - “E’ un disastro criminoso ben articolato”. Non usa mezzi termini il sindaco di Pratola Peligna Antonella Di Nino per commentare l’incendio divampato da più di una settimana sul Monte Morrone. Ieri per la frazione di Bagnaturo e per tutte le zone pedemontane è stata una notte d’ansia e di fuoco. Gente impaurita si riversa in strada. C’è chi prende il telefono per immortalare una montagna che va in fumo. Altri chiedono giustizia per i responsabili di tale distastro ambientale. In un angoletto della strada, a pochi passi dalla Chiesa di San Pietro, scatta anche la solidarietà con viveri e bevande per i volontari.
Non si dorme. La mente è troppo occupata. Gli ultimi mezzi e uomini sono scesi a valle dopo mezzanotte dopo aver cercato di domare un altro incendio partito in tarda serata su un altro versante del Colle della Vacche oltre la linea tagliafuoco che ha retto e ha funzionato ieri pomeriggio.
“Vanno in giro notizie false. Se non avessimo avuto un’operazione di prevenzione, qui non sarebbe salito nessuno”- tiene a rimarcare il sindaco Antonella Di Nino che chiede giustizia per i responsabili. “Un giro di vite è poco. Cerchiamo di prendere questo soggetto e questi soggetti che ci possono colpire in ogni dove e momento. La nostra azione si è rivelata di grande aiuto ma qui intorno brucia dappertutto”- conclude il primo cittadino.
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