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martedì 29 agosto 2017

INCENDIO MORRONE, CASAPOUND ITALIA: "MANCATA VIGILANZA E INADEGUATEZZA DEGLI INTERVENTI"

SULMONA - "A quasi dieci giorni dall'inizio dell'incendio del Monte Morrone, CasaPound Italia interviene per sottolineare le responsabilità della Regione Abruzzo per la mancata vigilanza e l'inadeguatezza degli interventi."Dietro le tardive iniziative del presidente della Regione D'Alfonso, recatosi a Sulmona per una riunione d'emergenza che nulla ha prodotto di concreto, c’è la realtà del fallimento di una amministrazione che non ha saputo tutelare la ricchezza principale della nostra terra: gli straordinari paesaggi naturali che rendono l'Abruzzo unico,
e sono fonte non solo di importanti introiti turistici, ma di salute e benessere per gli abitanti". Così Simone Laurenzi, responsabile abruzzese del movimento, in una nota."Il rogo del Monte Morrone - prosegue Laurenzi - non è che l'ultimo di una lunga serie di incendi, tra cui quello gravissimo del Gran Sasso, che hanno funestato l'estate abruzzese.

Ora una intera generazione di abruzzesi vivrà la propria vita in un territorio sfregiato dall'azione criminale dei piromani e dal disinteresse di chi avrebbe dovuto vigilare, oltre a confrontarsi con le conseguenze dell'inquinamento per i fumi rilasciati dagli incendi e dell'aumento del rischio idrogeologico per la scomparsa del manto boschivo. L'Abruzzo, già pesantemente martoriato da terremoti ed eventi climatici estremi non meritava tutto questo.Sarebbe opportuna presa di coscienza e un passo indietro da parte di chi non ha saputo impedire che tutto ciò accadesse, anche se siamo certi non verrà mai fatto. Ma adesso che l’incendio ha assunto le dimensioni di una catastrofe ambientale, che mette in pericolo anche i centri abitati, è necessario interrogarsi anche sulle eventuali responsabilità penali di coloro che sono stati chiamati a gestire l’emergenza: alla condotta criminale dei piromani, infatti, si è aggiunta l’inadeguatezza delle istituzioni che nonostante il disastro hanno continuato ad affermare che tutto era sotto controllo”.