SULMONA - Oltre allo stadio Pallozzi a Sulmona non esiste un’altra struttura idonea per le partite di calcio ed alla luce della decisione del Comune di concedere lo stadio comunale soltanto alla Pro Sulmona, le squadre di Terza Categoria sono costrette ad emigrare. Come è accaduto per l’Aurora anche l’Ovidiana giocherà la prima in casa non a Sulmona ma al campo di Bagnaturo di Pratola Peligna domani sabato 17 ottobre alle 15.30 contro l’Aielli.
Non la manda proprio giù la squadra degli Ultras biancorossi dopo che l’assessorato allo sport ha respinto la loro richiesta di utilizzo del Pallozzi “per non meglio precisati motivi tecnici, organizzativi e meteorologici”. E’ scritto in una nota dell’Ovidiana che contesta le motivazioni del Comune. Ragioni meteo? “Il weekend in questione – risponde l’Ovidiana – sarà uno dei più soleggiati dell’anno mentre per quanto riguarda i motivi tecnici ed organizzativi basta ricordare che l’anno scorso lo stadio ci è stato regolarmente concesso anche quando il giorno dopo era in programma un’altra partita”. Quest’anno invece non sarà così perché il Comune concede il Pallozzi solo alla Pro Sulmona destinando le altre squadre al Mezzetti che però versa in condizioni pietose ed attualmente non è idoneo per ospitare le gare visto che “nelle ultime settimane è stato oggetto solo di interventi generici svolti da operai non specializzati che hanno restituito più che un campo di calcio una campagna.
Le porte sono piene di erbacce, c’è solo una bandierina del calcio d’angolo tra l’altro sorretta da uno pneumatico, la caldaia non funziona correttamente, le gradinate sono inagibili ed i cancelli sono a rischio dopo che uno di essi nei mesi scorsi si era staccato in seguito al forte vento”. A prescindere comunque dalla situazione dell’ex campo della Potenza, che per il Comune dovrebbe essere l’impianto delle squadre di Terza Categoria, i dirigenti dell’Ovidiana precisano di non aver mai fatto nessuna richiesta per l’utilizzo del Mezzetti “dato che per quanto riguarda le partite casalinghe – dicono – il nostro unico obiettivo è giocare al Pallozzi, ovvero dove ci sono quei gradoni che ci hanno visto crescere e che ci spettano di diritto”. Intende andare a fondo della questione l’Asd Ovidiana che farà esaminare da un legale le motivazioni del Comune per verificare se poggiano su criteri obiettivi con la possibilità di intraprendere un’azione giudiziaria unitamente ad altre forme di protesta. “Chi conosce la nostra tenacia e la nostra coerenza – conclude la nota – lo sa benissimo. Non ci fermeremo mai fino a quando non avremo ciò che è nostro”.
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