SULMONA - "Apprendiamo con piacere la costituzione di un comitato cittadino in difesa degli interessi del Centro Abruzzo. Purchè questo comitato sia pronto a collaborare fattivamente con le istituzioni e non a percorrere la strada pericolosa della loro delegittimazione. Altre iniziative movimentiste di chi si augura un nuovo Jamme Mò, o ricorsi a istanze superiori o giudiziarie sono strade già sperimentate e fallite"si legge in una nota giunta in redazione a firma di Franco Pingue, coordinatore del PSI sulmonese."Evitiamo di dare ascolto alle sirene massimaliste che dopo non aver fatto niente di concreto per questo territorio
oggi si mettono a dare buoni consigli. La strada è quella dell’impegno delle forze sociali dei partiti e delle istituzioni.
⦁ La deliberazione N. 290 del 14 Aprile è stata approvata dalla Giunta Regionale senza nessun confronto con le istituzioni dei territori interessati dalla deliberazione stessa.
⦁ Nei contenuti, la suddetta deliberazione non tiene conto di nessun concetto di programmazione territoriale e strategica. L’unica linea che si può apprezzare è quella di un’ulteriore squilibrio della programmazione economica, a favore delle città della fascia costiera. Congestionando lì tutto il cuore produttivo e di sviluppo Regionale e così prospettando: un maggiore disordine urbanistico per le città costiere, la necessità di dover investire ingenti risorsi sulla costa per adeguare i servizi a un prevedibile aumento di popolazione e di attività economiche togliendo risorse per il Centro Abruzzo, e accelerando lo spopolamento delle zone interne creando danni irreversibili per le aree più disagiate della Regione. Non quindi il progetto di una “Regione Facile e Veloce”, ma quello di un Abruzzo che corre sulla costa e arranca nelle aree interne.
⦁ La deliberazione del 12 Giugno scorso, nella seduta tenuta all’Abbazia Celestiniana, frutto del lavoro dei partiti del centrosinistra, coordinati dal Sindaco di Sulmona, ha costretto il Presidente D’Alfonso e la sua giunta a ripensare la pianificazione territoriale e i flussi di finanziamenti.
⦁ La delibera del 12 Giugno non è un punto di arrivo ma un punto di partenza, una delibera che stabilisce gli indirizzi su cui si deve lavorare e bisogna che gli enti locali territoriali producano progetti esecutivi che abbiano valore territoriale di sviluppo . Per quanto riguarda la sanità e trasporti, quindi il punto nascite, è chiaro che bisogna allargare il bacino di utenza che comprenda Castel di Sangro, Sulmona e Popoli.
⦁ Il P.S.I. ritiene che l’obiettivo del riequilibrio delle zone interne si ottiene solo se si riesce a creare un fronte compatto delle rappresentanze territoriali che comprende tutti: i partiti, i sindacati, il consigliere regionale Andrea Gerosolimo, il presidente della Provincia Antonio De Crescerntiis, tutti i sindaci della Valle Peligna dell’Alto Sangro e del comprensorio Popolese.
⦁ La politica del riequilibrio delle Zone Interne per non creare un Abruzzo a due velocità è da sempre la Stella Polare della politica della Sinistra Abruzzese. Noi Socialisti per quanto possibile e per quanto ci compete faremo di tutto perché il Presidente D’Alfonso la persegui".
Il Coordinatore
Franco Pingue
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