Un percorso inconsueto in verità: la rilettura della storia e della quotidianità di una grande città attraverso libri gialli. Da qui il coraggio e l’istanza innovativa degli organizzatori. Il risultato comunque è stato eccellente anche per la verve, l’intelligenza e la garbata ironia dello scrittore.I cardini fondamentali della copiosa produzione letteraria di De Giovanni sono il commissario Ricciardi le cui indagini si ambientano negli anni trenta in pieno regime fascista e l’ispettore lojacono e poi “I bastardi di Pizzofalcone” ambientati nella Napoli attuale. E’ stata anche l’occasione per presentare l’ultimo romanzo: Il resto della Settimana.
Sottile, intelligente, garbatamente ironico De Giovanni ha intrattenuto il pubblico raccontando la Napoli degli anni trenta attraverso gli occhi e la sensibilità di un autentico personaggio: il commissario Ricciardi, uomo con i suoi momenti di coraggio, con le sue paure e con tutto un bagaglio di difficoltà interiori dovute anche ad un episodio doloroso avuto nell’infanzia.Il colloqui con l’autore è stato condotto da Maria Montuori e Raffaele Giannantonio.
Maurizio Di Giovanni |
Brani scelti dalle opere dello scrittore sono stati letti da Attilio Santilli, Cristina Odoardi ed Anna Laura Pellegrini dell’associazione culturale Ouròbors.Intramontabili arie napoletane sono state cantate dal tenore Maurizio Pace accompagnato dal maestro Angelo Ottaviani, per l’amministrazione comunale era presente il vice sindaco Luisa Taglieri. De Giovanni è rimasto visibilmente sorpreso dalla bravura e grandi doti canore del tenore Pace, tanto da esclamare, con notevole dose di umiltà: “Adesso capisco perché siete venuti così numerosi questa sera”