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PRATOLA - Si è tenuta ieri come consuetudine la solenne processione dI Maria SS. della Libera.Il lungo corteo, dopo la celebrazione della santa messa, è partito dal Santuario ed ha attraversato le vie principali del paese.Oltre a tantissimi fedeli, accorsi da tutto il circondario e non solo, erano presenti il parroco Padre Renato Frappi, il presidente del comitato festeggiamenti Sergio Palombizio, la Mastra Maria Aurora Benvenuto, il Sindaco di Paratola Antonio De Crescentiis, la vice presidente della Provincia Antonella Di Nino, il Sindaco di Lanciano Mario Pupillo e il consigliere regionale Andrea Gerosolimo.
Al corteo erano presenti anche una delegazione venezuleana e le rappresentanze delle due confraternite sulmonesi.La curiosità per questa edizione della processione è stata rappresentata dalla presenza di due sindaci De Crescentiis e Pupillo, originari di Pratola ed entrambi presidenti delle province di Cheti e L'Aquila.Infatti proprio De Crecsentiis è stato eletto ieri alla guida della provincia aquilana.
IL CULTO DELLA MADONNA DELLA LIBERA
Secondo la leggenda,
durante la terribile peste del 1456, un contadino sognò la Madonna
liberatrice, che gli annunciò la fine dell’epidemia. Svegliatosi l’uomo
scorse tra le macerie della chiesetta dove si era rifugiato un quadro
raffigurante la Vergine ed esclamò: “Madonna, liberaci!”. Dopo la fine
dell'epidemia il quadro, trasportato al paese, venne posto all’interno
di una nuova chiesa appositamente costruita e divenne oggetto di
particolare venerazione.
La festa si celebra ogni anno la prima
domenica di maggio e l'organizzazione è affidata ad un "comitato di
laici", rinnovato ogni anno, all'interno del quale figure importanti
sono il presidente e la "mastra", a cui è affidata la guida delle
"cercatrici", con il compito della raccolta delle offerte.
I
festeggiamenti iniziano il venerdì precedente, con l'arrivo della
"compagnia di Gioia dei Marsi", un gruppo che compie a piedi il
pellegrinaggio tra i due paesi attraverso sentieri e valichi montani;
all'entrata del santuario viene compiuto il rito dello "strascino" ossia
il percorso fino all'altare maggiore in ginocchio. Il sabato avviene
l'esposizione della Madonna, la cui statua collocata dentro il tempietto
dell'altare viene fatta avanzare meccanicamente verso la navata
centrale.
Il fine settimana seguente si tiene ancora l'"Ottavario", dove si svolgono anche festeggiamenti civili e ludici.
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