SULMONA - Nell'ambito delle attività celebrative della ricorrenza del “4 novembre”, Festa dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, a Sulmona si sono svolte le celebrazioni con la deposizione della corona d'alloro presso il monumento ai caduti in Pazza Tresca.Presenti le autorità civili e militari, le associazioni combattendistiche e d'arma, rappresentanti della Brigata Majella, studenti ed insegnanti delle scuole elementari e la banda composta da giovanissimi della scuola media Panfilo Serafini.Il piccheto d'onore era composto dalle guardie della Polizia Penitenziaria di Sulmona, comandato da Giuseppe Ninu. Per l'occasione il Presidente del Consiglio Comunale Franco Casciani ha letto la lettera inviata dal Presidente delle Repubblica Giorgio Napolitano.
"Questa ricorrenza ci riporta al sentimento dell'unità nazionale ed è un invito continuo a ritrovare in noi le ragioni profonde di una memoria condivisa, la capacità di ricomporre gli antichi valori della nostra indipendenza nazionale con i valori di oggi"ha detto nel suo discorso il Sindaco Peppino Ranalli, che ha ricordato i progetti legati alla valorizzazione dell'ex caserma Cesare Battisti, del Campo 78 di Fonte d'Amore e di altri siti di particolare rilievo storico."E' nostra intenzione portare questi progetti all'attenzione del presidente dell'ANCI Pietro Fassino, sindaco di Torino, il quale sta raccogliendo in questi giorni le proposte culturali piu' rilevanti alle quali i comuni d'Italia stanno lavorando"ha detto Ranalli
Il Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate cade il 4 novembre, in ricordo del 4 novembre 1918, l’anniversario della fine della prima guerra mondiale per l’Italia, la festa delle Forze Armate italiane e la festa dell’Unità nazionale. Fino al 1977 è stato un giorno festivo a tutti gli effetti. Da quell’anno in poi, a causa di una riforma del calendario delle festività nazionali introdotta per ragioni economiche con lo scopo di aumentare il numero di giorni lavorativi, è stata resa “festa mobile” che cadeva nella prima domenica di novembre. Nel corso degli anni ’80 e ’90 la sua importanza nel novero delle festività nazionali è andata declinando, ma recentemente (in corrispondenza con la Presidenza della Repubblica di Carlo Azeglio Ciampi) è tornata a celebrazioni ampie e diffuse.Durante la cerimonia è stato letto dal presidente del Consiglio Comunale Franco Casciani il messaggio che il Capo dello Stato e il Ministro della Difesa hanno inviano all’esercito.Un messaggio di auguri e di riconoscenza a nome del Paese."Oggi siamo qui per riaffermare i valori fondanti dello stato sanciti dalla nostra costituzione che devono ispirare la nostra condotta per il perseguimento del bene comune"ha affermato nel suo discorso il Sindaco di Sulmona Peppino Ranalli."Rivolgo pertanto gli auguri ai nostri soldati e ai nostri giovani che sappiano non solo conservare l'unità e la pace ma che sappiano alimentarla sempre e di piu'."Le forze armate sono un presidio di legalità, di democrazia e istituzionale del nostro paese.Vanno ringraziate anche per le attività che svolgono all'estero a favore della pace nel mondo"ha sottolineato il Sindaco. In occasione del 4 novembre e dei giorni immediatamente precedenti le più alte cariche dello Stato rendono omaggio al Milite Ignoto, la cui salma riposa presso l’Altare della Patria a Roma, e si recano in visita al Sacrario di Redipuglia dove sono custodite le salme di 100.000 caduti nella guerra del ’15-’18, nonché a Vittorio Veneto, la località in cui si svolse l’ultimo confronto militare della Grande Guerra fra Esercito italiano ed esercito austro-ungarico.