i luoghi dell'anima, paesi, percorsi e storie di copertina: temi, questi, che concorrono a proiettare l'immagine dell'Abruzzo interno nell'ottica di un turismo lento e consapevole.
Domenica 26 ottobre, durante una breve ma significativa cerimonia al professor Emiliano Giancristofaro è stata conferita la cittadinanza onoraria di Cocullo.
La cerimonia si è tenuta nell’aula consiliare nell’ambito del Convegno “L’Appennino in Tasca”.
Giancristofaro è un etnologo e saggista italiano, insigne studioso del folklore abruzzese, ma soprattutto un grande amico della piccola comunità di Cocullo. L’importanza di Giancristofaro – ha detto il sindaco Nicola Risio è il rinnovato interesse per le tradizioni locali. Giancristofaro negli anni sessanta è stato tra i fondatori della prima sezione abruzzese di Italia Nostra.
Insieme a Beniamino Rosati ed altri intellettuali e studiosi delle tradizioni condusse l’opposizione popolare all’insediamento dell’Industria Petrolchimica in Val di Sangro, e la battaglia per la salvaguardia dell’Abbazia di San Giovanni in Venere.
Tra il 63 e 2000 ha diretto la Rivista Abruzzese. Tra gli anni 72 e 94 è stato direttore editoriale della Casa Editrice Rocco Carabba. Ha curato con Ireneo Bellotta gli scritti rari di Alfonso Maria Di Nola usciti in due volumi per la Collana “Quaderni di Rivista Abruzzese” è membro della Deputazione Abruzzese di Storia Patria. Non senza un po’ di emozione il sindaco ha letto le motivazioni che hanno portato allo studioso il conferimento della cittadinanza onoraria di Cocullo.
Dal Convegno è anche venuto fuori un progetto di sviluppo antropologico fra i comuni che hanno il culto di San Domenico.