SULMONA - I Carabinieri della Stazione di Sulmona, grazie alla collaborazione dei militari della Stazione Carabinieri di Pacentro e di un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Sulmona hanno tratto in arresto D.G.E., classe ’79, giovane donna del luogo già con diversi precedenti di polizia specifici. Tutto si è svolto alle ore 16:00 circa quando, approfittando del fatto che le commesse erano impegnate con i clienti, D.G.E. si è introdotta in un locale attiguo al negozio di scarpe del centro commerciale “Il nuovo borgo” e, frugando nelle borsa di una delle commesse, ha sottratto la somma contante di 470 euro.
Appropriatasi della refurtiva la donna, senza dare nell’occhio, si è allontanata come se fosse una cliente che non aveva effettuato acquisti. Al rientro nel magazzino, però, la derubata si è accorta dell’ammanco ed ha subito chiamato il 112. Sul posto si sono recati i militari dell’Aliquota Radiomobile che hanno cominciato ad acquisire le prime sommarie informazioni da persone che si trovavano nel negozio al fine di avere una descrizione quanto più rassomigliante eventuali persone che potenzialmente avrebbero potuto perpetrare il furto. Dalle prime descrizioni i militari intervenuti
hanno diramato, tramite la centrale operativa, le ricerche di una donna che rassomigliava proprio all’autrice del furto. I Carabinieri delle Stazioni di Pacentro e Sulmona, conoscendo D.G.E. quale persona incline a questo tipo di reati d lei poi sempre confessati e rassomigliante alla descrizione fornita dai militari del Radiomobile i sono messi subito alla ricerca della donna senza però tralasciare di controllare donne dello stesso aspetto. Intanto si è provveduto ad acquisire i filmati del circuito di videosorveglianza grazie all’ottima qualità degli stessi si è avuta la certezza di chi fosse l’autrice del furto.
A qual punto i militari della Stazione di Sulmona si sono recati a casa della D.G.E. trovandola in possesso di 340 euro cui la donna non ha saputo spiegare la provenienza salvo poi ammettere le proprie responsabilità. Questa, quindi è stata portata in Caserma e, avvertito il magistrato di turno Dottor Stefano IAFOLLA ed espletate le formalità di rito, è stata tradotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari come da direttive dell’autorità giudiziaria. La refurtiva recuperata è stata restituita all’avente diritto.
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