in un'area di attraversamento molto importante tra il versante adriatico e tirrenico, quindi tra l'Abruzzo il Molise e la Campania, nell'Appennino Abruzzese in zone turisticamente e naturalisticamente molto frequentate
come il bacino sciistico di Roccaraso, il Parco Nazionale della Maiella, il Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise"affermano i sindacalisti."Questi presidi appartengo a tutti i cittadini e la chiusura di posti di polizia rappresenta una lesione della diga di contenimento e vigilanza contro la criminalità oltre ai tagli già influenti in maniera negativa sulla Polizia di Stato.Dal 2011 a oggi infatti i tagli fatti dai governi Berlusconi, Monti e Letta alle buste paga delle forze dell'ordine(tra tagli agli scatti di carriera, promozioni indennità) ammontano a un miliardo e 800 milioni di euro.Facendo una media è come se ad ogni operatore della sicurezza fosse stato tagliato lo stipendio per 1300 euro l'anno negli ultimi tre anni.Il Coisp teme che questa cifra sia figlia anche di future mancate assunzioni.Ciò sempre a discapito della sicurezza dei cittadini e dei territori.Se poi a questi tagli non corrisponde neppure un analogo risparmio economico allora noi del Coisp crediamo che gli stessi siano assolutamente da
rivedere.In quasi tutti i casi le sedi sono fornite gratuitamente dalle Ferrovie dello Stato o dalle Poste Italiane che usufruiscono dei servizi in convenzione, quindi non si capisce quali possono essere i benefici in termini economici"sottolineano i sindacati."Esempio eclatante della Valle Peligna è rappresentato dal posto di polizia ferroviaria di Sulmona, Stabile delle Ferrovie dello Stato e dal distaccamento della polizia stradale di Sulmona, stabile del Demanio e che continuerà ad essere occupato dal già esistente commissariato senza quindi andare ad incidere sul su alcun miglioramento del bilancio dello Stato.Nell'Alto Sangro, dov'è la popolazione si è resa disponibile a farsi carico delle spese, la polizia assolve compiti importanti come il controllo dei bus da turismo e di linea che provengono dalle regioni più a sud della Valle Peligna, il distaccamento di Sulmona oltre ad essere una sede storica della specialità a per sé numeri considerevole di interventi, rilievi di incidenti
stradali, persone denunciate e quant'altro.Mantenendo tali presidi la vigilanza stradale, importantissima per utenza stradale non subirebbe delle variazioni di alcun tipo, continuando a garantire pattuglie e presenza di personale della Polizia di Stato sul territorio.Ricordiamo a chi governa che sia nel comprensorio peligno che in quello aquilano, sono presenti istituti penitenziari con detenuti appartenenti e affiliati alla criminalità organizzata.E' necessario che chi di dovere riveda questa decisione serata al più presto" ribadiscono i sindacalisti.
Alla manifestazione di protesta contro i tagli dei presidi di polizia indetta dal Coisp (sindacato autonomo di polizia), hanno partecipato anche il Sindaco di Sulmona Peppino Ranalli (unico sindaco presente, fanno notare i sindacalisti del Coisp)e la Uil
penitenziari e la Ugl polizia penitenziaria. Per la prima volta nella storia di Sulmona, sindacati di due forze di polizia differenti, si uniscono nelle loro rispettive proteste ed instaurano un simbolico quanto significativo gemelllaggio, afferma il vice segretario della Uil penitenziariMauro Nardella. In occasione del presidio organizzato per oggi dal Coisp per evidenziare e protestare contro i tagli preannunciati, la Uil penitenziari rappresentata proprio da Nardella e l'Ugl Penitenziari capitanata dal segretario regionale Andreano Picini, incontreranno il rappresentante del Coisp Kristian Serafini "per formalizzare - spiega lo stesso Nardella - un gemellaggio capace di rendere ancor piu' forte ed unitaria una protesta che si spera 'arresti' quell'emorragia di interventi che stanno a dir poco rendendo la vita difficile ad entrambe le forze di polizia.