
CITTA' SANT'ANGELO -
Sarebbe stato il deposito giudiziario di botti illegali ad esplodere per primo ieri mattina nell'azienda dei fratelli Di Giacomo. Testimoni e prime ipotesi d'indagine confermano che l'incidente ha avuto origine
non nella fabbrica Di Giacomo ma nella casamatta giudiziaria.Sono state due complessivamente le esplosioni che ieri hanno devastato la collina a Villa Cipressi, provocando quattro morti. La prima si è verificata nel deposito autorizzato nel quale le forze dell'ordine conservavano in deposito giudiziario tutti i botti sequestrati illegalmente nelle varie indagini in Abruzzo.
La seconda esplosione, che ha ucciso il giovane Alessio Di Giacomo, il cui corpo è stato l'unico ritrovato al momento, è avvenuta nella fabbrica. Non ci sono più speranze per il padre Mauro (45) e lo zio Federico (50), insieme all'altro parente Roberto (39).