SULMONA - "Le Scriventi OO.SS. del comparto Polizia Penitenziaria di Sulmona ritengono doveroso e necessario informare la S.V.I circa le preoccupazioni che desta il nuovo progetto di riorganizzazione dei circuiti detentivi dell’Istituto Penitenziario di Sulmona.La preoccupazione nasce dal fatto che, allo stato, la nuova organizzazione prevede nei prossimi mesi l’arrivo, nel penitenziario peligno, di circa 400 detenuti rientranti nel circuito Alta Sicurezza quei soggetti, cioè, ristretti per reati di cui all’art 4 bis L.354/75 e a cui farebbe da riscontro un numero di operatori di polizia penitenziaria del tutto insufficienti per garantire ordine e disciplina" si legge nella lettera.
"E’ da evidenziare altresì che gli strumenti tecnologici preposti alla salvaguardia della sicurezza dell’istituto risultano obsoleti, per lo più non funzionanti ( gli impianti di videosorveglianza non funzionano da mesi), e del tutto insufficienti per garantire sicurezza interna ed esterna.Di tutto quanto in premessa abbiamo sollecitato tutti gli Uffici superiori dal Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Abruzzo/Molise al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria senza, per altro, ottenere alcuna risposta.In ordine alle condizioni riferibili al personale di Polizia Penitenziaria alla S.V.I si illustrano, per meglio avere un’idea della gravissima situazione creatasi, i dati sull’attuale situazione:Dal 2010 ad oggi si è passati da una forza di 298 unità di polizia penitenziaria a 248 attualmente operanti con un decremento, quindi, di 50 unità sui dati del 2010 e di 70 se il riferimento è fatto tenendo presente la pianta organica di cui al DM 2001 e che stabilisce un organico previsto per la Casa di Reclusione di Sulmona di 328 unità; l’indicatore più significativo di questo stato di grave carenza di personale è determinato dal numero di giornate di congedo ordinario arretrato, al netto di quello dell’anno in corso, pari a 9042; i dati riferibili alle ore di straordinario del primo trimestre parlano di uno sforamento di circa 5752 ore.Un Istituto strutturato secondo detto progetto desta in tutti noi una forte preoccupazione non solo da un punto di vista meramente custodialistico ma anche e soprattutto dal punto di vista della gestione dell’ordine pubblico sul territorio.Premesso quanto sopra, siamo qui a chiederLe un urgentissimo intervento affinchè gli uffici preposti non continuino a sottovalutare il problema e accolgano la nostra richiesta di istituzione di un tavolo di discussione finalizzato ad apportare quei necessari correttivi volti a rendere migliore e sicuro l’operato di tutti gli operatori dell’Istituto di Pena sulmonese e gestibile l’ordine pubblico del territorio".
CGIL FP CISL UIL Penitenziari SAPPE OSAPP CNPP UGL SINAPPE
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