
Dopo il saluto delle autorità, il prof. Misiani, studioso di Storia delle Culture, affronterà il tema della Shoah partendo dall’ impatto sociale sull’Europa; ricostruirà l’operazione intellettuale e culturale che ha aperto la strada al relativismo e al negazionismo; parlerà della pericolosa esigenza che spinge l’uomo ad occultare e a manipolare i fatti storici per piegarli alle proprie interpretazioni.Samuel Modiano racconterà agli studenti e alla cittadinanza il destino di tanti che, come lui, sono stati deportati nei lager nazisti. Sami nel 1943, orfano della madre Diana, aveva 13 anni ed insieme ad altri 2.500 appartenenti alla comunità ebraica di Rodi, viene rastrellato e deportato in Germania. Arriva a Birkenau con il padre Giacobbe e la sorella Lucia di tre anni più grande di lui, marchiato con il numero B 7456 sul braccio. Sarà proprio nel campo di concentramento che Samuel diventa un uomo dopo il suo "bar – mitzvah" (il momento in cui, per la tradizione ebraica, un giovane diventa adulto).
Alcuni studenti del Liceo “Giambattista Vico” hanno avuto l’onore di conoscerlo un anno fa, ad Auschwitz, durante il Viaggio della Memoria, organizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Si presenta in modo semplice:“Mi chiamo Samuel Modiano. Sono nato nel 1930 a Rodi, chiamata anche ISOLA DELLE ROSE, tanto era bella. Facevo parte di una comunità ebraica molto importante, cacciata dalla Spagna nel 1492. Quando sono nato, la mia isola era governata dall’Italia, dunque sono un ebreo italiano.”Nella mattinata del 9 gennaio, i veri protagonisti dell’incontro saranno gli studenti, pronti ad accogliere la testimonianza per farsi a loro volta testimoni; preparati alla riflessione e alla ricostruzione critica di una pagina tanto difficile della storia d’Europa.