PACENTRO - Si è ripetuta nel giorno di Santo Stefano nel centro storico del paese la rappresentazione del Presepe vivente, giunta alla sua XV edizione“A Pacentro come a Betlemme ”.E' stata un’occasione per rivivere uno dei momenti centralidella fede unito alla possibilità di visitare la parte antica di uno dei Borghi più Belli d'Italia, in cui sono stati riproposti gli antichi mestieri e sapori di un tempo con degustazione di prodotti tipici. La sacra rievocazione della nascita del bambino Gesù è divenuta tra le più importanti tradizioni folkloristiche di Pacentro, un momento di grande attrazione per il circondario peligno nonchè di forte richiamo turistico. Una manifestazione a cavallo tra il sacro ed il profano che ha visto anche quest'anno una grande partecipazione di pubblico con i vicoli del borgo pieni di gente.
E' stata ricreata la mistica atmosfera del natale a Betlemme, caricandola di una valenza popolare strettamente legata alla tradizione contadina del luogo.Presente come ogni anno anche una delegazione del presepe vivente di Rivisondoli che quest'anno verrà riproposto il 5 gennaio prossimo nella piana di Pie' Lucente. L’evento culturale diviene strategia esplicita di rigenerazione dei quartieri del borgo, attualmente spopolati e che anticamente costituivano il cuore pulsante del paese.
Un modo per riscoprire quel rapporto tra persone e il borgo con i suoi angoli più suggestivi. Le locande culinarie di dolci, pizze, gnocchi, "urritj", castagne, inondano i vicoli di profumi antichi e che accompagnano i visitatori durante la passeggiata verso la grotta. Le botteghe della sarta, del fabbro, dei "mammuccij", dell’orafo, del tombolo, dell’intagliatore, costituiscono occasione di sosta e di sorpresa. La visione progettuale del presepe vivente vuole coinvolgere la creatività ed il sapere dei suoi abitanti ed alimentare una nuova sinergia con le tradizioni del circondario che troveranno accoglienza nella densa rete di tradizioni riproposte in modalità diffusa nelle diverse location collocate lungo il percorso viario. Una manifestazione folkloristica carica di tradizione cristiana, integrazione tra città-tradizioni-arti e mestieri popolari, offre la possibilità all’evento di fungere da strumento per rigenerare una qualità dello spazio urbano perduta, interagendo direttamente con le persone, riconnettendo ed identificando gli spazi.
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