ROCCARASO - Un confronto aperto per migliorare la prevenzione ed evitare nuove tragedie sul campo. Questo l'obiettivo del convegno "Sport sicuro", che si è svolto giovedi a Roccaraso organizzato dall’assessorato comunale in collaborazione con l’associazione Roccarasoè. Un incontro nato dai recenti fatti di cronaca che hanno visto la tragica scomparsa del calciatore Piermario Morosini, del pallavolista Vigor
Bovolenta e del nuotatore norvegese Dale Oen.“Le disgrazie accadute - ha spiegato il vicesindaco Alessandro Amicone - devono essere un monito per responsabilità collettiva del problema: istituzionali, componenti di associazioni sportive e non, insieme possono vincere questa difficile sfida solo attraverso la prevenzione, il primo soccorso e la comunicazione virtuosa”.“Da amministratore e ancor prima da genitore mi sono chiesto se avremmo potuto far fronte a situazioni simili nel nostro territorio - ha aggiunto Amicone - ed essendo negativa la risposta ci siamo subito attivati al fine di dotare le nostre strutture sportive di Defibrillatori Automatici Esterni per il primo soccorso”. Protagonisti del convegno insieme al sindaco, Francesco Di Donato, sono stati Leonardo Paloscia, direttore dell’Unità Coronarica e Cardiologica interventistica dell’Ospedale Spirito Santo di Pescara e la Croce Rossa di Castel di Sangro che ha dimostrato praticamente come utilizzare il defibrillatore e come attuare il primo intervento.Alla tavola rotonda, in cui si è discusso di prevenzione, sicurezza e legislazione in materia di attività sportiva, Paloscia ha sottolineato come sia “fondamentale innanzitutto praticare attività sportiva per combattere tutti quei fattori di rischio legati alla sedentarietà”, mettendo l’accento sul fatto che 1/3 dei disturbi cardiovascolari della popolazione italiana derivano soprattutto dalla poca attività fisica; si è discusso anche di legislazione in materia sportiva, sottolineando come nonostante la recente approvazione del decreto Balduzzi, questa materia sia ancora carente in molti punti: “è inammissibile che all’interno di treni ad alta velocità o in alcune strutture pubbliche non siano ancora presenti defibrillatori automatici per il primo soccorso”.“Se in questo campo non sono state ancora prese le dovute misure - ha aggiunto Di Donato - ecco allora che subentra il buon senso, motivo per cui l’assessorato al Turismo ha voluto questo progetto e che l’amministrazione di Roccaraso ha fortemente appoggiato, soprattutto perché in linea con le direttive regionali che prevedono lo stanziamento di fondi FAS per l’acquisto degli stessi”.“Per evitare la comparsa di questi fenomeni - ha infine aggiunto Amicone - è necessario dunque la prevenzione, ma bisogna anche mettere in condizione gli sportivi, e non solo, di poter praticare in sicurezza l’attività fisica: questo l’obiettivo del convegno che, siamo certi, con il tempo raggiungeremo; oggi, insieme, abbiamo fatto solo un primo passo.”
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