
( Video e interviste Fabio Federico e Antonio Iannamorelli )
SULMONA - Sindaco annuncia di dimettersi e l'opposizione fa approvare il riequilibrio di bilancio. Bisognerà attendere due settimane. La minoranza, compreso Rialzati Abruzzo, durante la tesa seduta del Consiglio comunale di oggi a palazzo San Francesco, aveva sostenuto che avrebbero consentito l'ok alla delibera salvatutto (il salvagente dell'ultimo minuto) se il primo cittadino si fosse dimesso. "Non avrei mai accettato il ricatto della minoranza" ha detto a caldo ai nostri microfoni Fabio Federico al termine dell'assise civica caratterizzata da sospensioni, riunioni, excursus, in cui la minoranza non ci
stava a passare come chi non voleva il bene della città bocciando il riequilibrio, e ha, quindi, rispedito al mittente responsabilità e colpe per aver fatto ritrovare i cittadini in questa situazione critica, facendo leva, ognuno a suo modo, su avvisaglie e dichiarazioni in merito a quello che ritenevano bilancio illegittimo espresse già un anno fa.
"Mi preme che si approvino due importanti provvedimenti, poi farò quel che ho detto e mi dimetterò" ha rimarcato il sindaco "non c'è motivo per cui resti seduto su questa sedia. C'è una legge regionale sulla casa che consentirebbe di risolvere problemi di edilizia, non potevo dimettermi senza aver approvato questi provvedimenti".

"Un patto tra Uomini. Siamo convinti di fare la cosa giusta" ha affermato Iannamorelli. "Non stiamo prolungando o prorogando la caduta dell'amministrazione, perchè è sancita oggi" ha detto Di Benedetto. "La mia uscita è umiliante quanto le dimissioni del sindaco" ha detto Manasseri. "Le dimissioni sono un atto di dignità" secondo Ranalli che "la colpa è sua non nostra. Ve ne siete ricordati il 13 agosto".
L'opposizione, abbandonata l'aula dopo lunga consultazione, conferisce la delega a Marinucci per dare contributo come numero legale ai fini della votazione e permette l'approvazione: 10 voti favorevoli, 3 astenuti ( Marinucci, La Civita e De Deo) e 1 contrario (Rapone). g.s.