scorsi in un convegno reso leggero e interessante dalla sua peculiare ars oratoria, catturando l'attenzione della paltea, che ha gremito l'aula conferenze Consorzio Cisi Sviluppo Italia, composta soprattutto da ciclisti amatoriali, da quei bikers locali che nel volume, edito dalla MacEdizioni, vengono nominati uno per uno divisi per associazioni (Asd Ovidiana Sulmona, Asd Gas, Asd Pedale sulmonese, Asd Confetti Pelino Sulmona, Asd Falegnameria Silvestri, Asd Murolo, Asd Mary Confezioni e Free Biker). Subito la sua teoria "per uscire dalla crisi bisogna puntare sul tursimo". Con lui, ad illustrare l'opera, in cui il perno è il turismo natura su cui puntare per rilanciare il territorio, il presidente della Comunità Montana peligna, Antonio Carrara, il quale ha subito precisato che si tratta di un libro a due livelli, non solo sul ciclismo, anche se emerge la sua forte passione per lo sport, ma una riflessione sul turismo non accademica, producendo una tesi diversa da quelle da movimenti ambientalisti. "Un contributo diretto che va a valorizzare il territorio con percorsi". Presenti anche Andrea Sebastiani presidente provinciale federalberghi Chieti, la vicepresidente della Provincia dell'Aquila Antonella Di Nino, coordinati da Giulio Mastrogiuseppe. Nella prima parte dell'opera viene rimarcata l'importanza del turismo nella società che Paolini definisce "disorientata", evidenzando problematiche e necessità, limiti e punti forza, opportunità e la necessità di figure professionali preparate, per creare eventi e valorizzare tipologie turistiche particolari per essere pronte alla sfida competitiva globale. Nella seconda parte si analizza lo sviluppo sostenibile e soprattutto il turismo natura, quale tipologia su cui puntare per dare slancio al fenomeno turistico in generale sia per infondere nei giovanmi l'amore per l'ambiente sia per radicare nella mentalità degli operatori il rispetto della natura come condizione necessaria per assicurare la redditività delle attività turistiche e la continuità del turismo stesso. "Ho voluto raccontare anche le mie sensazioni nel percorrere insieme agli amici sedici itinerari "a margherita" dell'Abruzzo interno" afferma Paolini "in mezzo a una natura ancora incontaminata ma antropizzata e tre itinerari a un "giro a tappe" di collegamento tra l'Abruzzo montano con il mare". "Ai ritmi smaniosi della vita moderna risponde con l'andamento lento di una volta, fatto di paesaggi, incontri ed emozioni a misura d'uomo. E poi permette di pensare dato che non di rado in bici si sale con i problemi che trovano come d'incanto le giuste soluzioni al momento di mettere i piedi a terra".g.s.
