SULMONA - Nell'ambito della settimana della cultura un nutrito gruppo di persone ha potuto visitare il campo di prigionia numero 78 nella ex Base Logistica di Fonte D'Amore. La visita guidata è stata organizzata dal ministero dei Beni Culturali con lo scopo di valorizzare un patrimonio storico e culturale. Nei pressi di Fonte D’Amore era presente un vecchio campo di concentramento fatto costruire per i prigionieri della prima guerra mondiale e durante la seconda fu utilizzato dalle truppe italo-tedesche per i prigionieri alleati. Alla notizia dell’armistizio i
comandi italiani del campo, meglio noto come campo n. 78 (dalla numerazione che i tedeschi diedero a tutti i campi di concentramento sul territorio italiano), furono colti dal dubbio di lasciare fuggire i prigionieri ora alleati o consegnarli ai tedeschi ora nemici-invasori.Nella totale indecisione molti prigionieri si diedero alla fuga scappando attraverso le montagne col fine ultimo di passare il fronte e ricongiungersi alle truppe alleate che risalivano l’Italia. I giovani prigionieri si rifugiarono, per trovare un primo soccorso, nei paesi che circondano la Valle Peligna. In tutti i paesi erano presenti decine di prigionieri che ricevettero aiuto disinteressato dalle popolazioni. Intanto i comandi tedeschi iniziarono i rastrellamenti, e venivano affissi manifesti in cui si intimava, pena la morte, di non dare aiuto ai prigionieri e di consegnarli.