SULMONA - Un anno fa la manifestazione a difesa dell'ospedale di Sulmona, oggi il silenzio. Era il 19 marzo 2011 quando 3 mila cittadini scesero in piazza, insieme ad associazioni e istituzioni, al grido di "io voglio nascere a Sulmona" "difendiamo la sanità in Valle Peligna", rispondendo all'appello lanciato dal PD unitamente alle forze di opposizione di Palazzo San Francesco. Da allora, nulla è cambiato. "Il PD non si è mai tirato indietro, ha sottoposto la questione all'esame del Consiglio Comunale per ben sette volte" ricorda in una nota il partito democratico sulmonese "Ha occupato, insieme alle altre forze di opposizione, l'aula del Consiglio Comunale per denunciare il dramma del malfunzionamento del Cup, ha sacrificato l'unità dell'opposizione votando a favore della nuova localizzazione dell'Ospedale. Solo questo ha consentito
l'approvazione della delibera nei tempi utili per rispondere alla richiesta della Regione, poichè la maggioranza -provata dalle crisi politiche- non aveva i numeri" sottolinea il Pd
"Purtroppo non vediamo risultati. Nè da parte della Regione, che non ha ancora fatto una proposta per usare i soldi dell'articolo 20 della 67/88, nè da parte della ASL che ha fallito nella ricerca di un immobile alternativo e che trasmette insicurezza, escludendo l'Ospedale di Sulmona dal nuovo servizio di mensa e non smentendo l'ipotesi di trasformare l'RSA di Pratola nella sede di uffici del servizio prevenzione. Nel Consiglio comunale di Venerdì abbiamo di nuovo posto l'urgenza del tema" continuano i democratici "il Sindaco ha confuso le competenze del Commissario di Governo, con quelle della Regione. E' solo e soltanto della Regione e degli uffici di Via Conte di Ruvo a Pescara, il potere di proporre l'utilizzo dei soldi dell'articolo 20 per l'edilizia sanitaria. Perchè nulla si muove? Perchè non si arriva ad una svolta? Il Partito Democratico, la cui esperienza di Governo aveva portato oltre 25 milioni di euro sulla sanità di questo territorio, ha sempre fatto il suo dovere" (2 milioni e mezzo per le nuove sale operatorie (gara espletata e lavori non eseguiti) 5 milioni in più tranche per interventi sul presidio di Castel di Sangro (Tetto, Pronto Soccorso) 8 milioni per la ristrutturazione dell'ala vecchia (cancellati con il decreto terremoto "Bertolaso-Berlusconi") 9 milioni per la ristrutturazione del presidio di Castel di Sangro (cancellati con il decreto terremoto "Bertolaso - Berlusconi") Ora è il momento che il Pdl si assuma le sue responsabilità" aggiunge "Nel 2009 -quando a gennaio presentammo una mozione in Consiglio comunale per stimolare sul tema sanità, bocciata dal Pdl- ci dissero che eravamo irresponsabili e che prendevamo in giro i cittadini. Tre anni dopo, a rileggere quelle parole verrebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. Per una situazione che incancrenisce sempre di più e che trasmette sfiducia e scoramento ai pazienti, ai medici, ai sanitari, alle associazioni, ai dipendenti del servizio sanitario e delle ditte appaltatrici che con esso lavorano. In una parola, ai cittadini che chiedono che a Sulmona si sappiano coniugare risparmio ed efficienza.
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