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giovedì 23 febbraio 2012

DOVRA' SCONTARE DODICI ANNI IN CARCERE MARRUCCELLI CHE UCCISE SUA FIGLIA


SULMONA – Dovrà scontare 12 anni in carcere Vincenzo Marruccelli, il 56enne che nell’agosto del 2009 uccise la figlia 25enne Irene, la quale aveva problemi di tossicodipendenza. Confermata la sentenza della Cassazione di secondo grado, nonostante le diverse richieste del legale del foro avezzanese di ridurre la condanna. Al momento l’uomo si trova ricoverato nell’ospedale del capoluogo marsicano, piantonato dagli agenti del penitenziario. In questo periodo, infatti, Marruccelli ha vissuto nella sua abitazione agli arresti domiciliari, concessigli nel luglio scorso, proprio a causa delle sue precarie condizioni di salute. 
 I fatti risalgono al 25 agosto 2009, quando Marruccelli si trovava a bordo della sua vettura con la figlia Irene, nei pressi della stazione ferroviaria  di Sulmona. Un diverbio tramutato in tragedia, scaturito dal fatto che il padre voleva che la giovane, madre di una bambina all’epoca di due anni,  si sottoponesse alle cure del Sert, visti i suoi problemi legati alla tossicodipendenza. L’ex agente della polizia penitenziaria  tirò fuori una pistola, una Beretta 7.65 e al diniego della figlia di farsi aiutare dagli esperti esplose un colpo alla nuca, dall'autopsia risultato entrare sotto l'occhio sinistro e uscire dall'occipite destro. La follia e la corsa per raggiungere il Commissariato di Sulmona, dove l’uomo, resosi conto della tragedia, si consegnò alla polizia, entrando con l’auto nel piazzale riservato, approfittando della sbarra elevata.  Una volta dentro, un raptus improvviso lo spinse ad impugnare nuovamente l'arma e a tentare di fare fuoco sulla figlia per la seconda volta e poi a tentare il suicidio. Bloccato e arrestato fu condotto prima nel carcere di Sulmona e poi in quello di Teramo.  'Un dramma - fu il commento dei familiari - amava la figlia piu' di se stesso e questo lo ha portato al gesto estremo per non vederla piu' soffrire'.