di Rossetti, scelte tra le oltre 900 conservate gelosamente dalla sua famiglia (con tanto di negativi) in mostra nel castello Cantelmo di Pettorano, fino a domani (10.30-13.00 e 15.30-18.00). Si tratta di un’esposizione curata dal nipote dell’artista Renato Cora. Bellissime immagini che raccontano
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venerdì 6 gennaio 2012
UN VIAGGIO NEL PASSATO ABRUZZESE CON GLI SCATTI DELL'ARTISTA SULMONESE ROSSETTI
PETTORANO SUL GIZIO – Un viaggio nel passato, nei paesi
abruzzesi dell’ottocento e del novecento attraverso quarantadue scatti in
bianco e nero realizzati da Alfonso Rossetti (Sulmona 1867 – 1935), artista
poliedrico e complesso che operò nei diversi settori della grafica, della
pittura, della fotografia, appartenente a una delle più nobili e antiche
famiglie sulmonesi. Scene di vita quotidiana, piazze, strade, chiese della
Valle Peligna di un secolo fa si ritrovano nelle stupende fotografie
di Rossetti, scelte tra le oltre 900 conservate gelosamente dalla sua famiglia (con tanto di negativi) in mostra nel castello Cantelmo di Pettorano, fino a domani (10.30-13.00 e 15.30-18.00). Si tratta di un’esposizione curata dal nipote dell’artista Renato Cora. Bellissime immagini che raccontanola Sulmona del 1905-06, donne
in ginocchio che lavano i panni nell’antico lavatoio sulmonese, momenti al mercato in piazza Garibaldi, fasci di legna sulle spalle, la “coscina” (contenitore di legno rotondo dal
dialetto abruzzese) sulla testa delle donne, bambini a piedi nudi su strade
sterrate, scorci architettonici della città, palazzo dell’Annunziata nel giorno
del Corpus domini, angoli e vicoli dei paesi, Pettorano, Campo di Giove,
Pescocostanzo, i costumi di Scanno. Un tuffo in una realtà lontana e distante,
in cui si riconoscono luoghi e posti di oggi che la rendono straordinariamente
familiare. Lavori di Rossetti nel 1915
furono
pubblicati nel numero unico "Marsica", ideato a sostegno della Cri, intervenuta
in occasione del tragico terremoto che devastò Avezzano. La fotografia, per il sulmonese Rossetti, non
era solo preparatoria ai dipinti, come, invece, per l'amico Francesco Paolo Michetti
che lo introdusse all’attività fotografia, ma una forma d’arte autonoma e
strumento utile per documentare la realtà, di cui discorreva insieme ai suoi
amici di sempre: Teofilo Patini, Basilio Cascella, i fratelli Michetti. Al 1998 a Lanciano risale
l’ultima mostra in Abruzzo dedicata alla maestria di Alfredo Rossetti. Oggi è
ripreso il viaggio attraverso gli scatti abruzzesi, memoria storica in bianco e
nero.g.s.
di Rossetti, scelte tra le oltre 900 conservate gelosamente dalla sua famiglia (con tanto di negativi) in mostra nel castello Cantelmo di Pettorano, fino a domani (10.30-13.00 e 15.30-18.00). Si tratta di un’esposizione curata dal nipote dell’artista Renato Cora. Bellissime immagini che raccontano