Era stato chiamato in causa per aver represso i fischi in aula affermando “sono i pecorai a fischiare, non i deputati”, l’onorevole Fini non si è sottratto e ha risposto a Nunzio Marcelli, presidente Arpo che subito aveva subito inviato la lettera aperta, invitando il presidente della Camera a non svilire il ruolo e la funzione di un’attività preziosa quanto antica. “Non ci paragoni, On. Presidente, ai Suoi colleghi: noi siamo fieri di essere pecorai”, concludeva il pungente intervento di Marcelli. La missiva è stata inviata alla Presidenza della Camera insieme all’invito “a venire di persona sul nostro territorio, a conoscere il lavoro quotidiano dei pastori, a gustare i nostri formaggi, visitare i nostri stazzi, incontrare chi va quotidianamente in stalla a combattere con le burocrazie che mettono in ginocchio le nostre aziende”. Commenta Marcelli. “Una presa di posizione importante” “perché finora in Italia non c’è mai stato questo riconoscimento. E quindi, nell’accettare e ricambiare gli auguri per le Festività natalizie, rinnoviamo l’invito al Presidente della Camera a venirci a trovare, e per rendere questo invito più concreto abbiamo deciso di inviare i nostri migliori ambasciatori, i nostri prodotti. "Sarà una nostra pecora, alla quale per l’occasione abbiamo dato il nome di “Futura”, a portare tutto questo fino al Presidente della Camera”.
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mercoledì 21 dicembre 2011
LE SCUSE DELL'ONOREVOLE FINI AGLI ALLEVATORI ABRUZZESI
ANVERSA DEGLI ABRUZZI – Le scuse dell'onorevole Fini agli allevatori abruzzesi e una pecora adottata chiamata Futura per suggellare la pace. Non si è fatta
attendere la risposta del presidente della Camera Gianfranco Fini il quale, ringraziando
il presidente degli allevatori per la sua franchezza, espressa in una
lettera inviatagli, volta a dissipare gli equivoci, coglie la
fierezza dei pecorai d’Abruzzo, spiega che il suo intervento non aveva intenzione offensiva, sottolinea la sua attenzione per questo
settore e “la consapevolezza dell’importante funzione che riveste per lo
sviluppo e la valorizzazione del territorio, nonché per il controllo e presidio
degli ambienti naturali, contribuendo così a tenere vivi luoghi esposti al
pericolo dello spopolamento”.
Era stato chiamato in causa per aver represso i fischi in aula affermando “sono i pecorai a fischiare, non i deputati”, l’onorevole Fini non si è sottratto e ha risposto a Nunzio Marcelli, presidente Arpo che subito aveva subito inviato la lettera aperta, invitando il presidente della Camera a non svilire il ruolo e la funzione di un’attività preziosa quanto antica. “Non ci paragoni, On. Presidente, ai Suoi colleghi: noi siamo fieri di essere pecorai”, concludeva il pungente intervento di Marcelli. La missiva è stata inviata alla Presidenza della Camera insieme all’invito “a venire di persona sul nostro territorio, a conoscere il lavoro quotidiano dei pastori, a gustare i nostri formaggi, visitare i nostri stazzi, incontrare chi va quotidianamente in stalla a combattere con le burocrazie che mettono in ginocchio le nostre aziende”. Commenta Marcelli. “Una presa di posizione importante” “perché finora in Italia non c’è mai stato questo riconoscimento. E quindi, nell’accettare e ricambiare gli auguri per le Festività natalizie, rinnoviamo l’invito al Presidente della Camera a venirci a trovare, e per rendere questo invito più concreto abbiamo deciso di inviare i nostri migliori ambasciatori, i nostri prodotti. "Sarà una nostra pecora, alla quale per l’occasione abbiamo dato il nome di “Futura”, a portare tutto questo fino al Presidente della Camera”.
Era stato chiamato in causa per aver represso i fischi in aula affermando “sono i pecorai a fischiare, non i deputati”, l’onorevole Fini non si è sottratto e ha risposto a Nunzio Marcelli, presidente Arpo che subito aveva subito inviato la lettera aperta, invitando il presidente della Camera a non svilire il ruolo e la funzione di un’attività preziosa quanto antica. “Non ci paragoni, On. Presidente, ai Suoi colleghi: noi siamo fieri di essere pecorai”, concludeva il pungente intervento di Marcelli. La missiva è stata inviata alla Presidenza della Camera insieme all’invito “a venire di persona sul nostro territorio, a conoscere il lavoro quotidiano dei pastori, a gustare i nostri formaggi, visitare i nostri stazzi, incontrare chi va quotidianamente in stalla a combattere con le burocrazie che mettono in ginocchio le nostre aziende”. Commenta Marcelli. “Una presa di posizione importante” “perché finora in Italia non c’è mai stato questo riconoscimento. E quindi, nell’accettare e ricambiare gli auguri per le Festività natalizie, rinnoviamo l’invito al Presidente della Camera a venirci a trovare, e per rendere questo invito più concreto abbiamo deciso di inviare i nostri migliori ambasciatori, i nostri prodotti. "Sarà una nostra pecora, alla quale per l’occasione abbiamo dato il nome di “Futura”, a portare tutto questo fino al Presidente della Camera”.