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sabato 12 novembre 2011
NO CHIUSURA PUNTO NASCITA, CGIL SCENDERA' IN PIAZZA
SULMONA
– Scenderà in piazza la Cgil il
18 novembre prossimo manifestando contro la chiusura del punto nascite
nell’ospedale di Sulmona. Non ci sta il sindacato a
soppressioni e declassamento del nosocomio peligno. Questa volta sono le donne
del territorio ad essere colpite. "Dove
deve andare una donna di Scanno, Campo di Giove o Scontrone a partorire?” tuona Damiano Verrocchi, della segreteria provinciale Cgil sezione sulmonese “Dopo
le rassicurazioni del sindaco, Fabio Federico, e del presidente della regione,
Gianni Chiodi,
nella
riunione del 14 luglio 2011 presso il Comune di Sulmona circa il mantenimento
del punto nascita a Sulmona” la Cgil chiede di “conoscere quali azioni intendono
mettere in campo per garantire alle donne del territorio di poter partorire:
questa volta, sig. Sindaco e sig. Presidente della Regione, non bastano
promesse, ma occorrono vere assunzioni di responsabilità e soluzioni adeguate,
certe e definitive alle esigenze di un intero territorio.
La Costituzione repubblicana garantisce il diritto
alla salute per tutti i cittadini, indipendentemente dalle condizioni
economiche e geomorfologiche del territorio in cui le persone vivono e
lavorano.
Per la Cgil è
inaccettabile la soppressione del punto nascita, che costringe le donne
in gravidanza a rivolgersi lontano dal territorio di residenza per partorire.
Questa assurda decisione, tra l'altro, appalesa un deficit di democrazia in
quanto il provvedimento emanando dalla Regione non tiene conto del parere
obbligatorio dei Sindaci componenti il Comitato ristretto. Inoltre, la
soppressione del punto nascita viene realizzata in carenza di Servizi
strutturati di trasporto materno (STAM) tra territorio e punti nascita
regionali che è previsto dalle legge. Tale circostanza, di fatto, incrementa i
rischi per le partorienti e per il nascituro perchè, a fronte della
disattivazione di attività ospedaliera per le partorienti, il territorio non
risulta attrezzato per rispondere in modo adeguato ai bisogni sanitari “ La Cgil si opporrà alla
soppressione del punto nascita ed organizzerà venerdi prossimo alle 11 un
presidio.
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