SULMONA - “E’ veramente imbarazzante l’assordante silenzio dell’ARPA sulla questione dei tagli del servizio di trasporto pubblico sulla tratta Sulmona-Roma”. Questa è la dichiarazione di Francesco Di Nisio, presidente Federcopa, a seguito degli interventi a difesa dei diritti dei pendolari e degli utenti del Centro Abruzzo. Dal 1° dicembre, se non ci saranno modifiche ai provvedimenti dell’ARPA, molti pendolari dovranno decidere se licenziarsi dal posto di lavoro o trasferirsi a Roma; per questo motivo nell’animo delle comunità dell’entroterra
abruzzese inizia ad aleggiare un sentimento di sfiducia e di rammarico nei confronti delle istituzioni pubbliche e della politica regionale. Sembra che l’orgoglio abruzzese sia stato ceduto in cambio di altro. Pian piano queste comunità stanno morendo nell’indifferenza generale
. Dov’è lo Stato? Chi assicura i diritti universali ai cittadini-contribuenti? Chi tutela la salute delle fasce più deboli? Chi assicura i diritti civili e della mobilità? Sono queste le domande che si pongono i pendolari del Centro Abruzzo che, dopo dieci anni di incessanti battaglie per difendere il servizio esistente, si trovano davanti un muro di gomma. Ma di cosa si parla nella realtà? Di un sevizio minimo, quello richiesto da lavoratori e studenti, che consiste nel garantire tre corse la mattina da Sulmona e tre il pomeriggio da Roma; quindi solo tre coppie di corse in un collegamento strategico con la capitale. Per questo “chiediamo a tutte le figure istituzionali di buona volontà di reagire immediatamente a questo grave affronto per modificare la posizione che ha assunto l’ARPA nei confronti della Conca Peligna; è assurdo che le minacce della precedente gestione (privata) diventano poi concretezza con un Azienda pubblica”. “Al Presidente dell’ARPA chiediamo come mai ha dichiarato che il processo di integrazione e razionalizzazione dei servizi, dopo l’accorpamento di Paolibus è stato effettuato <<…..senza alcuna penalizzazione dell'offerta di trasporto per la clientela del mezzo pubblico: saranno, pertanto, resi più efficienti i collegamenti dell'area peligna con Roma e con lo stabilimento della Micron di Avezzano.....>>, mentre – conclude Di Nisio - dal 1° dicembre i pendolari saranno fortemente penalizzati e l’efficienza non sanno neanche dove cercarla”.
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