
SULMONA - Nella manovra, addio ai tribunalini. Non meno di tre per distretto di Corte d'appello. Secondo il segretario Psi Massimo Carugno si rischiano battaglie tra le realtà abruzzesi coinvolte nella soppressione dei tribunali minori.
“Avevamo
evidentemente ragione quando già dal 18 agosto denunciammo, nello scetticismo
generale, che era in atto questo disegno” sottolinea” afferma Carugno in una nota. Primo emendamento del
Governo. Il testo porta la firma del ministro della Giustizia, Nitto Palma, ed
è stato depositato in commissione Bilancio al Senato, lo scopo è di
"riorganizzare la distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari al
fine di realizzare risparmi di spesa e incremento di efficienza". “Non meno di tre Tribunali per distretto di
Corte d’Appello” sottolinea Carugno “vuol dire che degli 8 abruzzesi ne
salteranno parecchi, ma non tutti. E in questa logica “del chi si e chi no” è
evidente che si scatenerà una lotta
fratricida tra le varie realtà abruzzesi
che porterà solo destabilizzazione e pericolosa e dannosa perdita di coesione e
solidarietà tra le comunità quanto mai necessaria, invece, in un periodo di
generale crisi economica come quella che stiamo vivendo in Abruzzo”. “Di tutto
avevamo bisogno tranne che di una situazione come questa” commenta e aggiunge “una
cosa è certa: l’on Scelli, che in una intervista sul tema aveva parlato di
fantasie e esagerati allarmismi perché non c’era alcuna iniziativa sul punto, o
è uno che non si informa o è uno che non viene informato di quello che succede
in parlamento sebbene sia membro della Commissione Giustizia della Camera”. “Nel provvedimento si fa largo la norma per la
riorganizzazione degli uffici giudiziari territoriali, i cosiddetti
"tribunalini". Il governo - si legge - è delegato ad emanare, entro
dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più
decreti legislativi per riorganizzare la distribuzione sul territorio degli
uffici giudiziari al fine di realizzare risparmi di spesa e incremento di
efficienza". Si punta così a "garantire che, all'esito degli
interventi di riorganizzazione, ciascun distretto di corte d'appello, incluse
le sue sezioni distaccate, comprenda non meno di 3 degli attuali tribunali con
relative procure della Repubblica".
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