Mi vedo costretto a rispondere a Maurizio Scelli per replicare ad una delle sue tante imprecisioni sulla quale però non intendo soprassedere.Non è assolutamente vero che io, nella mia vita, abbia mai avversato, attaccato o criticato Domenico Susi.
E ciò neanche quando, in età giovanile, ero impegnato in un partito di destra (fase storica che non rinnego e che però non attribuisce a NESSUNO il diritto di tentare di infamare l’esperienza politica della mia maturità e che sto attualmente vivendo) anche e soprattutto perché con Domenico Susi eravamo amici con forti e consolidati legami tra le nostre due famiglie. Una amicizia che si consolidò col tempo specie quando, nel 1981, mi iscrissi al P.S.I. e che si protrasse intensa e profonda fino alla dolorosa scomparsa di Domenico nel dicembre del 2004.Scelli si sorprende di ritrovarmi Segretario Regionale del PSI ricordando i tempi del Liceo ?Strano perché iscritto al PSI dal 1981, fui eletto nel 1993, (su indicazione della componente socialista) consigliere comunale con la formazione laico socialista “Convenzione Democratica” (Sindaco Di Masci) e rimasi in carica sino al 1997.Strano perché Maurizio Scelli ebbe contatti proprio con me quando collaboravo con la dirigenza del Sulmona Calcio (all’interno della quale eravamo in molti a vivere l’esperienza politica socialista), e avemmo diversi incontri per la stipula di un contratto di sponsorizzazione che poi non andò in porto.Se si stupisce del mio incarico attuale forse Scelli è stato ed è veramente assente da tantissimi anni da Sulmona, fisicamente e con la mente.Ma devo dire, purtroppo, che è molto, ma molto distante anche col cuore, perché altrimenti non si sarebbe vantato ufficialmente di aver “fatto di tutto per far escludere Sulmona dal cratere.”Questo credo che conti di più del fatto se io da ragazzo giocavo bene o male a pallone o militavo in una formazione di destra.
Scelli cade nell’errore dozzinale e superficiale in cui cadono anche diversi di quegli anonimi “gladiatori” che scrivono commenti sui giornali “on-line” Sulmonesi.
Non confuta le idee che vengono manifestate ma prova a delegittimare chi le esprime.
Ci sono persone che sono convinte che se uno non è gradito, qualunque cosa dica o pensi, non potrà mai esprimere cose giuste.
Sarebbe opportuno che queste persone, la mattina davanti allo specchio, si chiedessero il loro tasso di gradimento giornaliero.
Forse penserebbero un po’ di più prima di parlare
Complimenti !!!!!
Massimo Carugno
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