L'iniziativa della denuncia collettiva alla Commissione Europea ha avuto un riscontro positivo presso l'opinione pubblica.Per i comitati per l'ambiente dopo la rinuncia del Comune di Sulmona a difendere i diritti del nostro territorio, si sono rivolti direttamente ai cittadini i quali volentieri hanno raccolto l'appello, dimostrando così una maturità ed un senso di responsabilità superiore a quello dei nostri amministratori pubblici.
Sono ,infatti, oltre 300 i cittadini che hanno già firmato il ricorso con cui si chiede all'Europa di aprire una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia in merito alla questione del metanodotto e della centrale della Snam.
Il problema principale che è al centro della denuncia , predisposta da esperti in campo giuridico, è la mancata effettuazione della V.A.S: (Valutazione ambientale strategica) e della V.I.A. (valutazione impatto ambientale) unica. Il frazionamento dell'opera (metanodotto Brindisi-Minerbio di 687 km) in cinque tratti è stato fatto dalla Snam in palese violazione delle disposizioni comunitarie e nazionali che impongono la valutazione complessiva degli interventi, così come è autorevolmente interpretato dalla giurisprudenza comunitaria e amministrativa nazionale.
E' evidente che siamo di fronte ad un'opera le cui parti sono funzionalmente connesse e programmate per realizzare un'unica struttura per il trasporto del gas metano da Massafra a Minerbio. Anche la centrale di compressione, localizzata a Sulmona, è in funzione dell'intera opera.Diversi enti locali secondo i comitati, hanno già presentato ricorso alla Commissione Europea; e sempre presso il Parlamento Europeo sono state presentate due interrogazioni in merito al gasdotto. Anche al Parlamento italiano continuano i comitati, sono state presentate diverse interrogazioni in merito, ma in nessuna figurano le firme dei due parlamentari che dovrebbero rappresentare il nostro territorio!
Il Governatore Chiodi, nella sua visita a Sulmona, ha ripetuto in modo quasi ossessivo che "ognuno è artefice del proprio destino". Ed è proprio questo che i comitati per l'ambiente vogliono insieme agli abitanti del nostro territorio: essere trattati da cittadini e non da sudditi!
Spetta a noi costruire il nostro futuro.La raccolta delle adesioni alla denuncia collettiva proseguirà anche nei prossimi giorni : mercoledi 22, giovedi 23 e venerdi 24 dicembre e, dopo la pausa natalizia, riprenderà il 28 dicembre, sempre sotto i portici Caroselli (bar Europa).
Comitati cittadini per l’ambiente
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