
RIFIUTI: ARRESTATO ASSESSORE SANITA' ABRUZZO PER UN'INCHIESTA RISALENTE AL 2008.
Con l'accusa di corruzione e' stato posto agli arresti domiciliari l'assessore alla Sanita' della Regione Abruzzo Lanfranco Venturoni (Pdl). Stessa misura cautelare e' stata adottata nei confronti di Rodolfo Di Zio, proprietario della Deco, un gruppo con sede legale a Santa Teresa di Spoltore (Pescara) che si occupa di rifiuti, rifiuti sui quali c'e' un'inchiesta della Procura di Pescara che ha emesso i provvedimenti firmati dal gip. Venturoni e' stato arrestato dalla squadra mobile di Pescara a Teramo, dove risiede. Nell'inchiesta sarebbero coinvolte una quindicina di persone.
Con l'accusa di corruzione e' stato posto agli arresti domiciliari l'assessore alla Sanita' della Regione Abruzzo Lanfranco Venturoni (Pdl). Stessa misura cautelare e' stata adottata nei confronti di Rodolfo Di Zio, proprietario della Deco, un gruppo con sede legale a Santa Teresa di Spoltore (Pescara) che si occupa di rifiuti, rifiuti sui quali c'e' un'inchiesta della Procura di Pescara che ha emesso i provvedimenti firmati dal gip. Venturoni e' stato arrestato dalla squadra mobile di Pescara a Teramo, dove risiede. Nell'inchiesta sarebbero coinvolte una quindicina di persone.
Le indagini sono durate circa due anni. Oltre alla corruzione agli indagati si contestano anche i reati di peculato e abuso d'ufficio. L'inchiesta e' condotta da un pool di magistrati della Procura di Pescara composto da due pm, Gennaro Varone e Annarita Mantini e dal procuratore capo Nicola Trifuoggi. Il gip che ha concesso le misure cautelari e' Guido Campli. Secondo la questura, a dispetto del numero delle misure cautelari, si tratta senza ombra di dubbio della piu' grossa indagine mai fatta in materia sul territorio nazionale, la piu' importante di quelle condotte dalla Procura di Pescara. Gli indagati, infatti, secondo la Procura, uniti da un unico disegno corruttivo, stavano cercando di realizzare un inceneritore in Abruzzo. Si tratta, inoltre, di parte dell'inchiesta dalla quale ha perso spunto, lo scorso 2 agosto, anche il procedimento che ha portato all'arresto di Ezio Stati padre dell'assessore regionale dimissionario all'Ambiente Daniela Stati.
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