

UCCISE LA FIGLIA, CONDANNATO A 14 ANNI E 8 MESI RECLUSIONE
- Sulmona, 13 mag. - Vincenzo Marruccelli, 54 anni, autore dell'omicidio della figlia Irene, e' stato condannato in sede di rito abbreviato a 14 anni e 8 mesi di reclusione. L'udienza si e' tenuta questa mattina davanti al gup tribunale di Sulmona, Luigi D'Orazio. Il legale di Vincenzo Marruccelli, Giovanni Margiotta, dopo la sentenza ha commentato: 'Aspettiamo il deposito delle motivazioni e in base a queste decideremo se ricorrere in appello poiche' non e' stata riconosciuta l'attenuante della provocazione che tenuto conto di quelle generiche accolte avrebbe portato a una riduzione della pena'. I fatti risalgono al 25 agosto dello scorso anno, quando Vincenzo si trovava a bordo della sua vettura con la figlia Irene vicino Sulmona. Un diverbio scaturito dal fatto che il padre voleva che la figlia si sottoponesse alle cure del Sert, visti i suoi problemi legati alla tossicodipendenza, si e' trasformato in tragedia. Vincenzo, ex agente della polizia penitenziaria, ha estratto una pistola portata abusivamente e al diniego della figlia di sottoporsi alle cure ha esploso un colpo, poi dall'autopsia risultato entrare sotto l'occhio sinistro e uscire dall'occipite destro. La follia e la corsa per raggiungere il Commissariato di Sulmona, dove Vincenzo voleva costituirsi. Una volta all'interno del piazzale un raptus improvviso lo spinse ad impugnare nuovamente l'arma e a tentare di fare fuoco sulla figlia per la seconda volta e poi a tentare il suicidio. Bloccato e arrestato fu condotto prima nel carcere di Sulmona e poi in quello di Teramo, dove attualmente e' recluso. 'Un dramma - fu il commento dei familiari di Vincenzo - amava la figlia piu' di se stesso e questo lo ha portato al gesto estremo per non vederla piu' soffrire'.
Nessun commento:
Posta un commento