
Pescara e Sulmona: una speranza per Abruzzo.
L’associazione culturale Insieme per il Centro Abruzzo esprime profondo rammarico nell’assistere ad uno scenario che vede il proprio territorio sempre più chiuso in un tunnel. L’assenza di autopoiesi, derivante da un popolazione rassegnata, per certi versi affetta da una “sindrome di Stoccolma” e i vistosi limiti dei responsabili della politica locale ad essere all’altezza delle sfide attuali, sono i principali punti deboli del nostro territorio. Tutto ciò va associato al modus operandi di una leadership aquilana e marsicana esclusivamente autoreferenziale, seppur giustificata a causa delle proprie problematiche e delle scarse risorse, comunque chiusa e conservatrice, completamente sorda e disattenta alle esigenze del restante territorio provinciale.Per questo motivo appare sempre più plausibile l’ipotesi, ripresa a ventilare in questi giorni in alcuni ambienti cittadini, di individuare, come via di fuga per uscire dal buio, l’andare verso un sistema di pianificazione territoriale più aperto alla speranza ed al futuro, ovvero: il desiderare di avviare le procedure per l’annessione del Centro Abruzzo alla provincia di Pescara.I vantaggi sarebbero notevoli qualora la provincia pescarese espletasse efficacemente il proprio ruolo istituzionale di pianificazione territoriale. Si verrebbe così a costituire un asse portante “mare – monti” propulsivo non solo per il Centro Abruzzo bensì per tutta la Regione. Pianificare tale area significherebbe costituire un possente “chassis” che offrirebbe un supporto ed una serie di vantaggi all’intero sistema regionale abruzzese. L’alchimia fra la Città di Ovidio e la Città di D’Annunzio darebbe luogo ad una formula vincente sotto il profilo economico-culturale e dello sviluppo sostenibile.Si otterrebbe, pertanto, un modello forte che andrebbe a utilizzare i vantaggi tipici della diversità abruzzese, ponendo fine ad un Abruzzo a due velocità. In tal modo si trasformerebbe, con la messa a sistema delle due realtà, un problema in risorsa. I flussi, fra una città moderna come Pescara, sita sulla costa - crocevia di un sistema di trasporti aereo, autostradale, ferroviario e marittimo, omnidirezionale, in sintonia con l’era della globalizzazione - verrebbero catalizzati per potenziare una antica città, come Sulmona e il suo hinterland, autentico scrigno, con un ricco patrimonio etnoantropologico-storico-artistico-architettonico-paesaggistico-ambientale-enogastronomico, ancora inespresso e assolutamente non valorizzato rispetto al proprio potenziale.
L’Associazione Culturale “Insieme per Il Centro Abruzzo” invita i vertici politici interessati e lancia un appello a tutti i cittadini del Centro Abruzzo, affinché si rifletta onestamente sui reali vantaggi che deriverebbero dall’attuazione di questa proposta risolutiva, mirata al bene comune di tutti gli abruzzesi. Diversamente il Centro Abruzzo resterebbe condannato al ruolo di
Cenerentola e destinato ad un progressivo impoverimento economico e sociale.
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