BACOLI - "Secondo giorno di simulazione per l’emergenza nell’area flegrea: recupero e messa in sicurezza dei beni culturali.Prosegue la simulazione di emergenza nell’area dei Campo Flegrei. Nella giornata di oggi, il capo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, Fabio Ciciliano, si è recato sul luogo delle esercitazioni per assistere a una simulazione di recupero e messa in sicurezza dei beni culturali, in uno scenario di intervento a seguito di fenomeni tellurici.
Il focus della giornata è stato la gestione degli interventi di messa in sicurezza del patrimonio storico e artistico, con tecniche specifiche per preservare opere di valore in un contesto di emergenza.
L’esercitazione ha simulato scenari realistici di danni derivanti da movimenti tellurici, fenomeni geologici caratteristico dell’area flegrea e ha permesso di testare le procedure operative e di coordinamento tra le squadre di intervento, con l’obiettivo di proteggere il patrimonio culturale.
L’importanza di preservare i beni culturali, è stata sottolineata dal direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, Mauro Casinghini, il quale si è detto convinto che la tutela del patrimonio culturale debba essere una priorità anche nelle fasi di gestione delle emergenze.
Il linea con ciò, Casinghini ha ricordato che nei prossimi giorni proseguirà, a cura dell'Agenzia regionale, il percorso formativo dedicato ai volontari di Protezione civile e ai funzionari delle amministrazioni coinvolte, con esercitazioni dello stesso tipo finalizzate al recupero e messa in sicurezza del patrimonio culturale.
L’esercitazione di oggi per il Capo del Dipartimento Ciciliano rappresenta un tassello fondamentale nella preparazione per un’eventuale emergenza, con l’obiettivo di proteggere non solo la popolazione, ma anche i beni culturali, che costituiscono un’eredità preziosa per l’intera comunità".
Testare le procedure di evacuazione e accoglienza in caso di emergenza. Questo l'obiettivo dell'esercitazione nazionale per il rischio vulcanico “Campi Flegrei 2024”, che si è svolta questa mattina. Il Comune di Castel di Sangro, sarà coinvolto come punto di prima accoglienza per l’eventuale trasferimento della popolazione di Monte di Procida.
Il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, che si è collegato da remoto con l'osservatorio vesuviano, sta predisponendo diverse misure, tra cui l'attivazione e l'apertura del Coc (Centro Operativo Comunale) e la simulazione delle aree di accoglienza previste per la popolazione. Circa 6 mila le persone che potrebbero essere accolte in l’Abruzzo.
Verranno collocate all'interno delle strutture ricettive locali, grazie a convenzioni simili a quelle già attuate durante il sisma del 2016 e per l’emergenza dei profughi dall'Ucraina.
Nessun commento:
Posta un commento