Questo 25 aprile 2023 vede per la prima volta alla guida del governo una forza politica erede del fascismo che è diventata il primo partito in un paese in cui cresce sempre più l’astensione, soprattutto tra le classi popolari. La vittoria dell’estrema destra è la conseguenza di un trentennio di svuotamento della democrazia costituzionale, di politiche neoliberiste antipopolari, di distruzione delle culture politiche antifasciste. Noi abbiamo denunciato e contrastato per anni gli errori del centro-sinistra, l’austerità dei governi tecnici, i tagli, le controriforme e le misure di “macelleria sociale” che hanno colpito la maggioranza degli italiani. E oggi non dobbiamo consentire a questa destra di negare e distorcere la storia e la verità, di offendere la memoria di chi ha combattuto per la Liberazione del paese dal nazifascismo.
Per questo abbiamo promosso l’appello per le dimissioni di Ignazio Benito La Russa dalla seconda carica dello stato dopo le gravi e ripetute affermazioni sull’azione partigiana di Via Rasella e sulle Fosse Ardeatine. La petizione online lanciata da Rifondazione Comunista per chiedere le sue dimissioni, ha già superato in pochi giorni le 90mila firme. Le sue esternazioni non sono momenti di revisionismo o ignoranza. Sono un falso storico, la negazione di atti giudiziari, un’offesa vergognosa alla Resistenza e un inquinamento delle responsabilità storiche del fascismo e del nazismo.
Chiediamo le dimissioni di La Russa perché non è accettabile che un così importante ruolo di garanzia, la Presidenza del Senato, possa essere ricoperto da chi offende la Resistenza, l’antifascismo, la Costituzione. Invitiamo tutte le compagne e i compagni a continuare a far circolare la petizione on line anche in questa giornata in cui il Presidente del Senato si reca in viaggio a Praga per tentare di mettere sullo stesso piano nazismo e comunismo, muovendosi sulla scia della sciagurata risoluzione anticomunista del Parlamento Europeo. Bisogna dire no al revisionismo storico, fatto proprio troppo spesso anche dal centrosinistra, che ha aperto la strada alla “normalizzazione” del fascismo e alle equiparazioni. Il proliferare di iniziative di gruppi neofascisti in violazione della XII disposizione della Costituzione è conseguenza della mancata applicazione delle norme anche da parte dei governi precedenti e della connivenza delle destre oggi al governo.
Invitiamo tutte/i a firmare per le dimissioni di La Russa: https://chng.it/77HrTFPggJ
Diciamo un secco no alla guerra, all’invio di armi in Ucraina, all’aumento delle spese militari. Giorgia Meloni e i suoi camerati si sono allineati in pieno alle scelte di guerra della NATO come i precedenti governi. Il ripudio della guerra, sancito dall’articolo 11 della Costituzione, è stato da tempo cestinato anche dall’opposizione di centrosinistra. La nostra Costituzione è pacifista. Chiediamo che l’Italia si impegni in un ruolo di mediazione per una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina e che i nostri soldi vengano spesi per la sanità, la scuola, la solidarietà. Siamo partigiane/i della Costituzione nata dalla Resistenza e in questo 25 aprile rilanciamo le attualissime parole che rappresentarono la prima pagina della Resistenza italiana: PANE, PACE, LIBERTA’. Viva il 25 Aprile! Ora e sempre Resistenza!"
Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
Federazione Provinciale di Teramo
Circolo di Teramo “E.V.Orsini
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