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martedì 3 maggio 2022

I BRIGANTI DELLA MAJELLA - FAN CLUB ( STORIA, CULTURA E TRADIZIONI)

COCULLO - "Qualche mese fa vidi uno scatto di Giuseppe Ricciardiello e ne rimasi così ammaliato da corredarci un post sui serpari. Quest’anno, che il rito è finalmente ripartito, il fotografo e la modella si sono rincontrati. E l’alchimia si ripete. Ho scoperto che lei si chiama Arianna che stavolta però si tiene in tasca i fili di lana che le servivano per segnarci la strada per i vicoli medievali di Cocullo e permetterci di uscire dal labirinto di stradine e preferisce, con Giuseppe, incarnare un altro mito: quello di Medusa che riesce a pietrificare lo sguardo del rettile. Il serpente, come potete vedere, è proprio sopra il terzo occhio di Arianna-Medusa e incantato ha perso vitalità ammansito dalla bella cocullese. Tanti erano ieri i fotografi che si aggiravano per l’antico borgo dei serpari, ma un’opera ispirata come quella di Giuseppe Ricciardiello non ha paragoni. Riuscire nell’impresa di uno scatto tecnicamente perfetto e al contempo ricco di un retroterra mitico e simbolico, avrebbe mandato in sollucchero anche Carl Gustav Jung, figuratevi me. Potrei stare ore a guardare la foto di Giuseppe Ricciardiello; non solo non mi stancherei mai, ma mi arriverebbero sempre nuovi significati sottesi. Come la testa di Medusa era piena di serpenti al posto dei capelli, così io sono pieno di ammirazione per questo fotografo. Adoro i creatori di bellezza e Giuseppe è uno di loro; vi appartiene di diritto".

Rinaldo Liberatore

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