SULMONA - Venerdì 27 aprile 2018, riparte il Freedom Trail/il Sentiero della Libertà, nella sua 18a edizione e nelle tre tappe classiche: Sulmona-Campo di Giove, Campo di Giove-Taranta Peligna; Taranta Peligna-Casoli. Centinaia di studenti, provenienti da varie scuole italiane con i loro insegnanti e numerose persone, attratte dall’interesse storico e paesaggistico, ripercorreranno quel sentiero che valicava la Maiella e che affrontarono migliaia di giovani italiani ed ex-prigionieri in fuga dal Campo 78 di Fonte d’Amore e dagli altri campi di concentramento per raggiungere l’esercito alleato.
Un’edizione, questa, giunta ormai alla maturità, compiendo il diciottesimo anno. Con la visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il 25 aprile al sacrario della Brigata Maiella, a Taranta Peligna, viene sancito ufficialmente il rapporto tra l’Abruzzo e l’Italia nella memoria storica della seconda guerra mondiale. Era stato il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, nella prima edizione del 2001, a richiamare e stabilire tale rapporto, sia come memoria collettiva che come esperienza personale di giovane ufficiale italiano che il 24 marzo 1944 aveva affrontato la traversata da Sulmona a Casoli per raggiungere gli alleati nella lotta per la liberazione dell’Italia dall’occupazione tedesca e dal nazi-fascismo.Tra i quasi cinquecento partecipanti saranno solo dieci gli studenti delle scuole medie superiori sulmonesi. Il resto degli studenti arriveranno da Ancona, Cuneo e Lanciano.Una diserzione imputata, secondo gli organizzatori, alla indisponibilità di insegnanti ed accompagnatori delle scuole sulmonesi.
Mario Setta |
Da quella data, la marcia internazionale Freedom Trail/il Sentiero della Libertà, che al sacrario di Taranta trova scolpite le 18 lapidi in ricordo di ogni traversata, ha assunto sempre più carattere di messaggio, profondo e universale, rivolto ad ogni persona nel realizzare uno scenario in cui l’umanità resti legata ai grandi e insopprimibili valori individuali e sociali, fondati sulla libertà, la solidarietà, la pace.
In particolare l’edizione 2018 presenta una novità assoluta nell’ambito della riflessione storico-culturale, espressa col motto “lasciamo a loro la parola”, perché saranno gli stessi alunni coordinati dagli insegnanti a riferire pensieri e storie nei vari momenti della manifestazione: dalla partenza al cimitero di Sulmona davanti alla lapide che ricorda l’uccisione dei fratelli d’Eliseo, alla morte di Ettore De Corti al guado di Coccia e a quella di Donato Ricchiuti, caduto con la Brigata Maiella, al Colle delle Ciavole il 1 aprile 1944. Storie di giovani ed esempi d’una memoria che resta.