SULMONA - "All'ospedale di Sulmona è stata messa la prima pietra, ma non la seconda".Cosi' ha commentato la situazione il responsabile del TDM di Sulmona Edoardo Facchini, sui lavori per la costruzione della nuova ala del nosocomio peligno, che si sarebbero fermati relativamente alla messa in sicurezza della vecchia struttura e per quanto riguarda i lavori delle due nuove sale operatorie.Facchini ha inoltre puntato il dito contro le altre criticità e problematiche dell'ospedale di Sulmona.La prima riguarda l'infiltrazione di acqua piovana.
Infatti da anni - ha ricordato Facchini - quando piove, per via delle guarnizioni degli infissi difettose, l'acqua entra nel reparto di pediatria della vecchia ala.Basterebbe una semplice manutenzione ordinaria per risolvere il problema, ha spiegato Facchini.
Problemi si registrano per la gestione dell'ecodoppler, mentre sono in via di risoluzione le lunghe liste di attesa di circa 2 anni per le mammografie, questo grazie all'apertura pomeridiana del reparto in questione, che ridurrebbe le liste a circa 2 mesi.La Tac si è rotta - ha ricordato Facchini - e per ripararala sonso stati spesi circa 20 mila euro, ma lo stesso macchinario rischia di guastarsi nuovamente a causa dell'uso sproporzionato, che porterebbe un ulteriore spesa di circa 120 mila euro.Nel reparto otorino si è invece guastato il Fibroscoipio con notevoli ripercussioni sugli utenti e sul personale.
Oltre al responsabile del TDM questa mattina anche Franca Del Monaco di Cittadinanza Attiva, ha descritto i risutati dell'audit civico sull'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) fatto circa un mese fa in valle peligna, nell'alto sangro e nella marsica."A Sulmona non esiste il PUA(Punto Unico Accesso)e lo sportello attivo è solo una surroga e non è strutturato in maniera corrispondente alle caratteristiche richieste.