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lunedì 1 dicembre 2025

L'AQUILA: "SUPERAMENTO DELLE TANTE CRITICITÀ CHE DA TEMPO AFFLIGGONO I PRESIDI OSPEDALIERI DELLA ASL 1 ABRUZZO"

L'AQUILA - "Al fine di contribuire al superamento delle tante criticità che da tempo affliggono i Presidi Ospedalieri della ASL 1 Abruzzo e che si frappongono alla elevazione della qualità dell’assistenza sanitaria, questa Segreteria ha ritenuto doveroso non far mancare il proprio contributo di idee e di proposte all’indirizzo del nuovo Direttore generale, dr. Paolo Costanzi, al quale ha inviato l’allegato documento nell’auspicio che venga preso in doverosa ed utile considerazione e soprattutto che dia luogo ad un costruttivo confronto per la più sollecita realizzazione di modalità organizzative che siano in grado di superarle.

Oggetto: Miglioramento dell’efficienza e della qualità delle prestazioni - Proposte

All’insegna dello spirito collaborativo che da sempre anima questa O.S., è nostra premura sottoporre alla attenzione delle SS.LL. - anche per le ricadute economiche che ne discendono - proposte di miglioramento e di efficientizzazione dell’Assistenza ospedaliera, conseguibili con l’attivazione e l’impiego di tecnologie e metodiche di nuova generazione, peraltro già positivamente sperimentate in altre realtà nosocomiali.
A tal fine, nel segnalare criticità (punto 1) e deficit organizzativi (punto 2) che oggi ostacolano il processo di modernizzazione e di adeguamento dell’assistenza a standard, sempre più elevati, di qualità, segnaliamo, sub 3) , le soluzioni migliorative o risolutive ritenute utili.

1) – allontanamento del personale dalle UU.OO  - criticità:
1.a – consegna dei campioni di sangue dalle U.O. al Laboratorio Analisi e al Centro Trasfusionale;
1.b) - prelievo del materiale dalla farmacia per consegnarlo presso le U.O., nonché prelevo di materiale dal magazzino;
1.c) – accompagnamento di pazienti nelle UU.OO. di diagnostica strumentale e di terapie specialistiche;
1.d) – accompagnamento  di pazienti operandi presso il Comparto Operatorio, sempre che non sia necessaria l’assistenza infermieristica;
2) – allontanamento del personale dalle UU.OO - conseguenze:
2.a) – diminuzione tempo di assistenza al paziente per una ottimale igiene personale;
2.b) – abbassamento, a sfavore degli Operatori socio sanitari, del livello di serenità e concentrazione nella somministrazione dei pasti ai pazienti non autosufficienti, che nella situazione attuale, a volte, rischiano di rimanere a digiuno;
2.c) – deficit del rigoroso rispetto, da parte del personale infermieristico, degli orari di somministrazione dei farmaci stabiliti dal piano unico terapeutico;
2.d) – deficit dei processi di pianificazione ed attuazione della mobilizzazione al letto dei pazienti non autosufficienti per prevenire le piaghe da decubito;
2.e) – carenze nella programmazione ed esecuzione dei processi assistenziali a richiesta dei pazienti e soprattutto di quelli di interesse dei non autosufficienti (quali l’aiuto nelle normali attività quotidiane come alzarsi dal letto, sedersi al tavolo per mangiare o per raggiungere il bagno;
2.f) - rischio di cadute accidentali dei pazienti da carente sorveglianza con i relativi risvolti legali, anche di natura penale, che interesserebbero tutti gli attori interessati al processo assistenziale;
2.g) – deficit nella esecuzione ad intervalli prestabiliti delle prestazioni di “mobilizzazione” finalizzate ad evitare le piaghe da decubito  che oggi costituiscono causa di infezioni, di disabilità, non di rado permanenti, soprattutto di pazienti anziani, nonché di grave stasi circolatoria e respiratoria, con la formazione, rispettivamente, di trombi ed emboli per la parte vascolare e di patologie infettive polmonari gravi per la parte respiratoria, creando le premesse per un allettamento prolungato con conseguenze infauste sulla condizione clinica dei pazienti
3) - allontanamento del personale dalle UU.OO  - proposta di superamento delle criticità:
3.1) – quanto al punto 1.a): realizzazione di un sistema di posta pneumatica, peraltro già adottato con successo da diversi decenni in molte realtà sanitarie,  che trasferisce i campioni di sangue dalle U.O. al Laboratorio Analisi e al Centro Trasfusionale;
3.2) - quanto al punto 1.b) costituzione di una squadra di operatori tecnici;
3.3) - quanto ai punti 1.c), 1.d): impiego di Oss adeguatamente preparati con corsi di blsd.
4) – ulteriori ipotesi di efficientizzazione ed ammodernamento:
4.1) - informatizzazione ed automazione della gestione dei farmaci nelle Unità Operative dei Presidi Ospedalieri dove si rileva l’assoluta assenza di lettori di barcode per l’accettazione e lo scarico dei farmaci, che consentirebbe di controllare in maniera più rapida e sicura la scadenza dei farmaci;
4.2) - fornitura di tablet, sia per la registrazione delle consegne tra gli operatori sanitari nei vari cambi turni, che per un diario terapeutico per la somministrazione dei farmaci ai pazienti, visto che attualmente avviene ancora con materiale cartaceo;
4.3) - adozione di sistemi di rilevamento del movimento delle persone per l’accensione delle luci nei corridoi e nei magazzini al fine di ridurre gli sprechi di corrente elettrica;
4.4) - adozione  di porte scorrevoli che si attivano con i sensori, in particolar modo le porte, a causa del continuo passaggio di merci e materiali, rimangono perennemente aperte anche durante il periodo invernale;
4.5) - adozione di un braccialetto identificativo del paziente per il Pronto Soccorso, eventualmente utilizzando dei codici colore per identificare in maniera più rapida le Unità Operative; quest’ultime ovviamente dovranno essere dotate di idoneo lettore ottico.
==00OO00==
Questa proposta, finalizzata anche a garantire ed elevare la qualità delle prestazioni assistenziali sanitarie all’interno dei PP.O.O., è sottesa precipuamente ad assicurare che figure professionali come gli infermieri (Profilo Professionale regolato dal D.M. 14 settembre 1994, n. 739 Regolamento concernente l'individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell'infermiere Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 9 gennaio 1995, n. 6. tenendo conto dell'abolizione del mansionario infermieristico, avvenuta con la Legge 42/99, che ha trasformato la professione infermieristica in Italia, passando da una mansione tecnica a una professione intellettuale e riconosciuta.) ed Operatori Socio sanitari (Profilo che definisce la figura professionale codificata dall’Accordo Stato Regioni 22/02/2001 e successivo Accordo, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano) svolgano le proprie funzioni nel rispetto dei relativi profili professionali e codici deontologici, per impedire che si determinino situazioni di demansionamento, e per quanto riguarda in particolare la figura dell’Infermiere, lo svolgimento, come spesso accade, di prevalenti mansioni  di natura ausiliaria, come il trasporto di letti, barelle, campioni di materiali diagnostici o d’altra natura  al di fuori della propria Unità Operativa di appartenenza".

 
          Il Dirigente sindacale P.O. Avezzano                                  Il Segretario Provinciale
                           NurSind L’Aquila                                                        Nursind L’Aquila
                    F.to  Dott. Luca Trapasso                                    F.to Dott. Antonio Santilli
 


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