«A questo si aggiunge il lavoro portato avanti come Regione Abruzzo – ha aggiunto Marsilio – perché gli assessori Nicoletta Verì e Roberto Santangelo hanno costruito un processo di sinergia concreta tra le istituzioni, dando vita con l’Amministrazione penitenziaria a protocolli che prima non c’erano, mettendo in campo politiche sociali, sanitarie, di vicinanza, recupero, collaborazione che consentono un percorso più completo di reinserimento sociale di questi giovanissimi detenuti».
Nel suo intervento, Marsilio ha ricordato gli importanti provvedimenti adottati dal governo regionale negli ultimi mesi: 7 milioni di euro complessivi, di cui un milione dedicato specificamente all’IPM dell’Aquila e circa 3 milioni ottenuti rispondendo ai bandi del Ministero della Giustizia, rappresentato oggi dai sottosegretari Andrea Ostellari e Andrea Delmastro Delle Vedove.
«La concretezza del governo su questi temi – ha aggiunto Marsilio – dimostra quale sia la differenza tra lo Stato che vuole essere presente nel territorio e tra i cittadini, e chi invece in passato ha allontanato o chiuso istituti, istituzioni, generando il progressivo abbandono dello Stato. Non so per quali ragioni e con quali giustificazioni si sia potuto decidere nel 2016, sette anni dopo il sisma, a ristrutturazione di fatto più o meno completata che tornò a rendere agibile questo istituto, farne altro, come se non esistesse, come se all'epoca non ci fosse un'emergenza carceri, come se il problema del soprannumero fosse nato oggi. Non è così, ci sono radici antiche e io credo che queste politiche sbagliate del passato, oggi corrette da una diversa presenza e attività del governo nazionale, con la piena collaborazione delle istituzioni locali, con il Sindaco e la città dell'Aquila in prima fila, che hanno l'onere e l'onore di ospitare l'istituto nel proprio territorio comunale, hanno dato il segno tangibile di un cambio di passo davvero importante e decisivo».
GIUSTIZIA. LIRIS. RIAPERTURA IPM L’AQUILA PRESIDIO DI LEGALITÀ.
“L’inaugurazione
dell’Istituto Penale per i Minorenni dell’Aquila rappresenta un
traguardo importante per il nostro territorio e un chiaro segnale di
attenzione da parte del Governo Meloni verso l’Abruzzo. Una struttura
rimasta inspiegabilmente chiusa per anni, nonostante i lavori fossero da
tempo conclusi, viene finalmente restituita alla collettività grazie a
un lavoro sinergico tra Parlamento, Ministeri e istituzioni locali.
Un
percorso avviato nel gennaio 2023, insieme al collega senatore
Etelwardo Sigismondi, con un sopralluogo presso il Tribunale per i
minorenni, e portato avanti con determinazione in collaborazione con il
Ministero della Giustizia e con l’impegno costante del Capo Dipartimento
per la Giustizia Minorile e di Comunità, Antonio Sangermano. Tutti i
passaggi sono stati puntualmente concordati e affrontati in stretta
sinergia con il Presidente Marsilio, con il Sindaco Biondi, con il
Presidente Angrisano, con il Garante dei detenuti Scalera, con il
procuratore Mancini.
L’IPM dell’Aquila non è solo una struttura: è un
presidio di legalità, una risposta concreta al disagio giovanile, un
simbolo della presenza dello Stato che sceglie di puntare sulla
rieducazione e non sulla mera repressione. Con il Sottosegretario Andrea
Delmastro stiamo già lavorando per garantire un organico adeguato,
all’altezza della missione educativa e sociale che questa realtà dovrà
portare avanti.
Ancora una volta, il centrodestra al governo dimostra
di mantenere gli impegni assunti e di credere nella giustizia come
strumento di recupero e prevenzione. Un ringraziamento a tutte le
istituzioni coinvolte per aver reso possibile questo importante
risultato, che si aggiunge a quello del salvataggio dei tribunali
abruzzesi e conferma l’attenzione concreta del Governo per la nostra
regione.
All’inaugurazione hanno preso parte le più alte cariche istituzionali, militari e religiose del territorio, tra cui il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, il senatore Guido Liris, il procuratore della Repubblica del Tribunale per i Minorenni David Mancini, il capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile Antonio Sangermano (che ha letto un messaggio del Ministro della Giustizia Carlo Nordio), e il direttore del Provveditorato alle Opere pubbliche Gennaro Di Maio".
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