Un territorio che è il baricentro dei Parchi della regione Abruzzo, dotato di un grande “capitale” naturalistico ed ambientale, ricco di storia, di cultura e di tradizioni popolari, con un elevato numero di Borghi più belli d’Italia, dovrebbe difendere strenuamente queste sue ricchezze e valorizzarle al massimo anziché lasciarle depauperare da attività altamente impattanti che, oltretutto, non portano alcun beneficio né economico né occupazionale. E ogni attività inquinante che riesce ad entrare ne richiamerà altre dello stesso genere.
Occorre una visione chiara, capacità e coraggio politico. Qualità, queste, nelle quali la nostra classe dirigente finora non ha certamente brillato. Tuttavia, è ancora possibile fermare il declino. Altrimenti, quando, tra qualche lustro, lo spopolamento avrà raggiunto il suo culmine e Sulmona sarà ridotta ad un anonimo paesone, a ricordarne la sua esistenza sulla carta geografica resteranno soltanto la mega discarica, gli inceneritori, la centrale Snam, la turbogas della Metaenergia, il deposito militare di Monte San Cosimo e il supercarcere di massima sicurezza".
Coordinamento Per il clima Fuori dal fossile
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