La cerimonia è entrata nel vivo con la consegna dei premi non competitivi. Il primo di questi destinato a una commossa Grazia Francescato, già vincitrice ma anche madrina del premio e cittadina onoraria di Abbateggio da 23 anni, alla quale l'assessora Luciana Conte ha donato una scultura in pietra della Majella, un vagoncino minerario per fare memoria di Marcinelle.
I premi delle tre sezioni segnano un importante e appassionato lavoro delle giurie che hanno così definito il podio attraverso un'accurata partecipazione slle storie e alla rappresentazione degli autori, davvero speciali, introdotte dalle presentazioni di Alessia Patrignani, attrice e voce da sempre del Premio.
- Premio per la sezione Poesia a Bruno Di Pietro, per la sua opera Ἐλέα. Quando verrà il passato, Les Flaneurs Editore, un poema che celebra il silenzio e i cicli naturali, invitando a riflettere sul ruolo dell'uomo nel cosmo. Un affresco stratificato che invita a tornare alle radici del pensiero e a contemplare l'essere. Un impegno, il suo a tutela delle aree interne, premio consegnato dalla sindaca Chiara Trulli e dal maresciallo maggiore Francesco Gulinelli.
- Premio per la Saggistica a Paolo Pileri, per la sua opera Dalla parte del suolo. L'ecosistema invisibile, Laterza. Docente del consumo di suolo, studioso di spazi e di terra, ricercatore di responsabilità per costruirne la tutela, voce, con le sue opere e attività per dare voce al suolo. Premiato dai consiglieri regionali Erica Alessandrini ed Enio Pavone.
- Con il conferimento del Premio alla Narrativa, si chiude l'edizione numero 28 del Premio. Onore al vincitore Dario Franceschini, con il suo splendido libro, Aqua e tera, La nave di Teseo: racconto emozionante di un amore fra donne, fatto di resistenza, di passione e di identità, potente di una storia d'amore fra le due guerre, di resistenza che parla al cuore. A premiarlo il senatore Michele Fina con Grazia Francescato, il consigliere regionale Sandro Mariani e Sergio Ascenzo.
Questi i nomi, risultati dal lavoro della giuria tecnica e dal voto di quella popolare, altro patrimonio del Premio, 90 giurati che hanno letto le opere e conosciuti gli autori nella due giorni finale. Tanti anche i Premi speciali consegnati ieri sera: quello della Presidenza del Senato a Irene Ranaldi, per il suo libro Geografie della gentrification, premiata dal sindaco di Casoli Massimo Tiberini, dal consigliere regionale Alessio Monaco e la presidente della Pro Loco di Abbateggio Valeria D'Amore.
Premio speciale della Presidenza della Camera a Nicholas Tomeo, per il suo Vocabolario delle aree interne, premiato dal consigliere provinciale Gianni Chiacchia, tenente Pietro Sansini della Guardia di Finanza e Benedetta Orsini del Cai.
Premio del Presidente del Premio alla professoressa Marnie Campagnaro, per il suo Paesaggi d'Infanzia. Un saggio che fonde naturalistico ad ambientale e fa dell'ambiente uno scenario strategico e un laboratorio per nuovi pensieri ecologici.
Premio alla carriera per il giornalismo a Erasmo D'Angelis, penna a difesa dell'ambiente, narratore della terra, dell'acqua, ma anche delle interazioni fra uomo, ambiente, cultura e politica di cui è stato promotore e fautore nei ruoli che ha rivestito anche a livello istituzionale e politica attiva. Premiato dalla Presidente dell'Ordine dei Giornalisti Marina Marinucci e di Antimo Amore del direttivo dell'Odg.
"Onore anche a tutti i partecipanti che sono stati anche quest'anno l'anima del premio, con la loro scrittura, con le storie prodotte, le denunce, le proposte – dice il presidente Antonio Di Marco, coadiuvato alla "regia" dal direttore artistico Marco Presutti, presentatore della serata - . Davvero in patrimonio di cui siamo fieri! Si chiude un'edizione che ha appassionato e, come al solito, ha fatto riflettere lettori e spettatori e che rappresenta una testimonianza diretta di come la cultura possa salvare il mondo e segnare un futuro diverso per le aree interne, diventando motore non solo di attenzione nazionale, com'è accaduto ad Abbateggio in questi 28 anni, ma animando la comunità, rendendola interprete del Premio, a cui tutti collaborano come volontari o come spettatori, come parte di un mondo che non può restare distante"
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