Interverrà il presidente dell’Associazione culturale Welcome AQ Andrea Spacca. Dialogherà con l’autore Valeria Di Felice, editrice della Di Felice Edizioni. Come scrive Giuseppe Conte: «I versi della sezione “Poesie dopo Gaza” si aprono con il richiamo ad Adorno che ripropone un vecchio tema: si può ancora fare poesia dopo l’orrore? Sì, è la risposta, e “noi che amiamo la vita”, riecheggiando Darwish, lo sappiamo. Il testo parte come uno spartito musicale. Con i suoi andamenti, i suoi vuoti e i suoi pieni, i suoi leit motiv: “pagine senza gambe/parole senza ritorno”. La metrica si spande sulla pagina dissonante e quasi riproduce musicalmente le macerie. Che rimandano alle nostre macerie spirituali, quelle della Fortezza Europa! Poi la suite assume una forma più propriamente lirica, ma da poesia civile e compaiono diverse figure con cui l’autore intesse un doloroso dialogo che tiene vivo l’orrore e la resistenza all’orrore.»
Simone Sibilio (1979) insegna Lingua e Letteratura araba presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa principalmente di poesia araba contemporanea, questione palestinese e traduzione letteraria. Tra le sue ultime pubblicazioni Poesia araba moderna e contemporanea (Istituto per l’Oriente, Roma 2022). Ha tradotto diversi poeti arabi contemporanei tra cui Muhammad al-Fayturi, Talal Haidar, Moncef Ouhaibi, Ghassan Zaqtan, Najwan Darwish. Per Di Felice Edizioni sta curando un’antologia poetica della poetessa siriana Widad Nabi. Ha inoltre in preparazione un lavoro sulla poesia di Mahmud Darwish.
Nel 2016 è stato insignito del Premio Poesia Città di Fiumicino per la traduzione di poesia straniera. Suoi testi poetici sono apparsi su riviste nazionali e internazionali, tradotti anche in arabo, inglese e francese".
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