Il suo intervento, applaudito e ripreso da più relatori nel corso della giornata, ha portato al centro del dibattito il valore della rappresentanza giovanile all’interno dei processi decisionali europei. Cherubini ha lanciato un appello concreto: costruire una PAC a misura di giovani, con strumenti semplici, flessibili, digitalizzati e progettati in sinergia con chi ogni giorno vive le sfide della terra. “Senza giovani, la PAC non ha futuro. E senza agricoltura, i territori muoiono” ha affermato con forza, guadagnandosi un ruolo da protagonista in un contesto solitamente dominato da tecnicismi e diplomazie istituzionali. La sua partecipazione – non solo formale, ma sostanziale e apprezzata – ha rappresentato un punto di orgoglio per il sistema agricolo abruzzese e per tutto il comparto giovanile di Confagricoltura L’Aquila, che attraverso figure come la sua dimostra di avere visione, competenza e capacità di interlocuzione a tutti i livelli.
In una giornata che ha visto susseguirsi gli interventi di Massimiliano Giansanti, Diego Canga Fano, Patrizio La Pietra, Antonio Parenti, Angelo Frascarelli e altri esponenti chiave della governance agricola europea, Cherubini ha saputo riportare l’attenzione su ciò che davvero conta: il futuro concreto delle imprese, delle comunità rurali e dei giovani che scelgono di restare e innovare. Un messaggio chiaro, autorevole e generazionale, lanciato dal cuore della Marsica".
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