Dire che si poteva fare di più magari preparandosi in tempo, sfruttando le belle giornate che comunque sempre caratterizzeranno gli intervalli meteorologici e ascoltando soprattutto ciò che gli scienziati e i previsori del tempo dicono o hanno detto in periodi non sospetti sugli effetti che i cambiamenti climatici possono produrre, funge sicuramente da condanna nei confronti di chi poteva agire in termini di prevenzione e non l'ha fatto.
Ritorna in questi casi quello che è divenuto oramai un mantra del meteorologo Stefano Bernardi: prevenzione, prevenzione e ancora prevenzione!...
D'altronde è stato lo stesso Bernardi a sgolarsi, fino a quasi perdere la voce, quando a dover essere annoverato era il rischio reale che si potessero verificare eventi del genere in pieno mediterraneo.
Bernardi lo aveva detto e più volte ribadito: "attenzione le acque del Mediterraneo sono molto più calde della norma. La possibilità che si possano verificare eventi estremi se non catastrofici in qualsiasi parte del mediterraneo è quasi sicuro!".
Eppure l'esperto meteo aquilano, che sulla sua pelle ha sperimentato il tremendo terremoto del 2009 facendo della prevenzione un vademecum della sua vita tanto da vincere un premio nazionale per questo, non è assolutamente un profeta bensì uno di quelli che afferma le cose attraverso la lettura di ciò che la scienza dice e, soprattutto, ciò che l'esperienza porta ad interpretare.
Come spesso accade in questi casi, però, le parole restano inascoltate al costo di vite umane spezzate e danni il cui costo per riportare tutto in equilibrio, messi insieme, è di sicuro molto superiore a ciò che verrebbe speso facendo semplice prevenzione.
Non ci resta altro che fare diventare nostro il mantra tanto caro a Bernardi: PREVENZIONE, PREVENZIONE E ANCORA PREVENZIONE!!!"
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