“È con l’orgoglio di sempre e particolare gioia che presento la mostra d’Arte del 1° Maggio 2024”, sottolinea la sindaca Marivera De Rosa. “Rinnoviamo in questo spazio culturale un appuntamento che affonda le sue radici nel tempo e nella storia del nostro paese e rappresenta, per la nostra Comunità, un ideale luogo di incontro e condivisione di Arte e Bellezza, ma anche di riflessione sui temi cardine della Giornata, nelle loro mille sfaccettature", spiega la Sindaca, "poterlo fare attraverso lo sguardo e la sensibilità di un eccellente artista come Sergio Cardone Alberini non può che rendere ancora più straordinario questo evento. La personale antologica dell’Artista offrirà una caleidoscopica immersione nei temi del viaggio, dell’abbandono e della trasformazione, del superamento, e della cifra che oggetti, persone e atmosfere che sono state, trasfondono inevitabilmente, lungo il tempo, la percezione e la memoria, nel presente. Un’esperienza da non perdere, invito tutti a partecipare”. La mostra sarà accessibile dal 1° al 12 maggio, nei giorni feriali dalle 15.30 alle 18.30, nei festivi e prefestivi dalle 10 alle 13.
Pluripremiato pittore, musicista, scrittore e scenografo, Sergio Cardone "Alberini" ha all'attivo numerose mostre personali e collettive, in Italia e all'estero, oltre a numerosi restauri e produzioni in chiese, enti pubblici e case patrizie in Abruzzo, Lazio, Marche, Emilia e Lombardia.
Ha scritto e pubblicato i romanzi “Il bar della stazione” e “Il tè caldo nell'intervallo”, Bastogi Editrice, il racconto “Una notte in Italia”, nella raccolta “Sotto il segno del Grifone -Racconti rossoblu”, Fratelli Frilli Editori, oltre a diverse pubblicazioni a carattere storico-archeologico, realizzate per mostre a tema. Nell'ambito del suo percorso artistico ha collaborato con importanti musicisti e cantautori (Paolo Capodacqua, Piero Montanari, Gianfranco Preiti, Roberto Capacci, Enrico Capuano ed altri), incidendo le raccolte “Byblos” (1997), con il gruppo “Tyrrenia”, “Cinema Impero” (1998), “Ciechidisorrento” (2003) con l’omonimo gruppo, e a seguire “Noi non siamo americani”, “Quintus”, “Storie di donne e del pirata Pier Gerlofs”.
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