PINETO - "Anche quest’ anno grazie all’ attività dei volontari di associazioni regionali e locali è iniziato il monitoraggio della specie ma i primi dati sono allarmanti.Con l'inizio della primavera anche quest'anno i rilevatori volontari delle associazioni Paliurus e Gruppo Fratino Vasto con il coordinamento degli ornitologi della STAZIONE ORNITOLOGICA ABRUZZESE (S. O.A.) “armati " solo di binocoli, pazienza ed attenzione, senza alcun contributo da parte di enti pubblici, hanno iniziato a monitorare alcuni tratti di arenile lungo la costa abruzzese.Fino ad ora sono stati localizzati e segnalati ai vari enti quattro nidi nel comune di Pineto . I nidi sono localizzati in semplici buchette nella sabbia dove vengono deposte le uova particolarmente mimetiche e difficili da individuare sono pertanto molto vulnerabili nel caso anche del semplice passaggio ed avvicinamento anche involontario di persone. Il pericolo maggiore, oltre alla predazione naturale, per la sopravvivenza di questi piccoli uccelli e del suo habitat è rappresentato dalla pulizia della spiaggia eseguita con mezzi meccanici ma negli ultimi anni la rimozione dei rifiuti in determinate aree sensibili è realizzata sempre di più manualmente come previsto dall’ Ordinanza Balneare regionale.
Purtroppo dei 4 nidi segnalati la metà sono falliti per cause non note, o per un utilizzo improprio di metodi di protezione, ma il dato più preoccupante riguarda la spiaggia di Ortona compresa tra le foci del fiume Foro e del torrente Arielli che per anni ha rappresentato una delle aree riproduttive più importanti a livello nazionale del fratino, rara specie di uccello a rischio tutelata tutelata da normative nazionali ed europee e parametro anche per l'ottenimento della nota “bandiera blu” , attualmente in quel tratto di costa non viene ancora segnalato alcun nido mentre nel 2021 i volontari ne localizzarono ben 14.
Purtroppo, e nonostante i divieti, si continuano a documentari casi di disturbo o di predazione da parte dei cani, che vengono condotti a passeggiare lungo le spiagge senza l’uso del guinzaglio, e soprattutto da parte dei gatti.
Nel caso di Ortona rimane inspiegabile come il Comune abbia potuto autorizzare, con il determinante consenso del competente servizio veterinario della ASL, l’insediamento in prossimità dei nidi di una " colonia felina " che ospita un notevole numero di gatti senza padrone regolarmente alimentati e liberi di vagare ovunque con tutte le conseguenze per la piccola fauna selvatica. Le associazioni Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli ( LIPU) e S.O.A. hanno documentato la predazione dei gatti nei confronti anche di fratini adulti e hanno ripetutamente segnalato i problemi, anche di carattere sanitario, che i felini causano in un ambiente naturale chiedendo che la colonia venga opportunamente delocalizzata in un ambiente urbanizzato senza ottenere fino ad ora alcun risultato".
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