CASTELVECCHIO SUBEQUO - "Si parla molto di anidride carbonica nell'ambito delle tematiche sviluppate nei dibattiti sul cambiamento climatico derivante dall' effetto serra ma troppo poco del metano. Una molecola, quella che mette insieme una molecola di carbonio e 4 di idrogeno, molto utile all'uomo ma estremamente impattante dal punto di vista dell'intrappolamento del calore nell'atmosfera.
Tra l'altro il metano è il secondo gas serra più abbondante nell’atmosfera terrestre ed è stato dimostrato avere un ruolo significativo nel cambiamento climatico. Le sue emissioni sono aumentate rapidamente dal 2007.
Conoscendo la fonte, possiamo dare priorità agli sforzi per mitigarlo.
Il metano è oltre 28 volte più potente dell’anidride carbonica nell’intrappolare il calore nell’atmosfera. Tuttavia, ha una durata di vita più breve, circa 10 anni, rispetto alle centinaia di anni in cui l’anidride carbonica può rimanere nell’atmosfera. Ciò lo rende un obiettivo significativo per la mitigazione del cambiamento climatico.
Sembra essere stato dimostrato che un ruolo importante nella produzione del gas serra più potente in natura ce l'hanno gli allevamenti intensivi, oltre che l'agricoltura industriale.
Si parla molto delle flatulenze dei bovini, degli ovini e del loro impatto sul riscaldamento globale. In Nuova Zelanda è stato addirittura pensato di tassarle le flatulenze prodotte dalle mucche e dalle pecore qualora, negli allevamenti ad hoc predisposti, si dovessero superare i limiti. Questo la dice lunga sull'importanza che un simile fenomeno ha in questo ambito e che sta contribuendo alla crescita delle temperature mondiali nel lungo periodo.
Uno studio Ispra ci dice che in Italia, siamo intorno al 10% del totale. In Europa, poco più del 50% delle emissioni di metano sarebbero dovute all'agricoltura e all'allevamento".
( A cura di Mauro Nardella)
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