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mercoledì 6 dicembre 2023

"CALAMITÀ NATURALI, PAGHERÀ TUTTO LO STATO"

ROMA - da Italia Oggi .L'attività di ricostruzione degli immobili ad uso produttivo danneggiati dalle calamità naturali sarà a carico dello Stato, ma verrà regolamentata con norme ad hoc. Le tipologie di intervento, di danno e di spese ammissibili a contributo fino al 100% saranno definite con apposite disposizioni di legge a seguito della deliberazione dello stato di ricostruzione. In concreto, sarà il Commissario straordinario a individuare i contenuti del processo di ricostruzione del patrimonio danneggiato, distinguendo gli interventi prioritari di immediata riparazione che presentano danni lievi e gli interventi di ripristino o ricostruzione puntuale degli edifici ad uso produttivo (ed abitativo) che presentano danni gravi. I ripristini strutturali dovranno, inoltre, essere diretti ad assicurare una architettura eco-sostenibile e l'efficientamento energetico.
È quanto prevede lo schema di disegno di legge quadro in materia di ricostruzione post calamità atteso al vaglio del Consiglio dei ministri. Il testo dispone che le risorse necessarie alle opere vengano iscritte sul Fondo per la ricostruzione di cui al d.l. n. 88/2023 istituito nel luglio 2023 per finanziare gli interventi a favore delle imprese del Centro Italia colpite dall'alluvione dello scorso maggio con una dotazione di 2,5 mld di euro (500 mln sul 2023, 300 mln sul 2024 e 200 mln sul 2025; 1,5 mld sono invece rivenienti da riassegnazione di risorse e da riduzione di assegnazioni).
Il riconoscimento dei contributi
Ai fini del riconoscimento dei contributi nell'ambito dei territori per cui è dichiarato lo stato di ricostruzione il Commissario straordinario provvederà a:
a) individuare i contenuti del processo di ricostruzione del patrimonio danneggiato, distinguendo:
interventi di immediata riparazione, da realizzarsi con priorità, per il rafforzamento locale degli edifici produttivi e residenziali compresi quelli in cui si erogano servizi di cura ed assistenza alla persona e le infrastrutture sportive che presentano danni lievi;
interventi di ripristino o ricostruzione puntuale degli edifici produttivi (e residenziali), ivi compresi quelli in cui si erogano servizi di cura ed assistenza alla persona, che presentano danni gravi;
interventi di ricostruzione integrata dei centri e nuclei storici o urbani gravemente danneggiati o distrutti;
b) definire criteri di indirizzo per la pianificazione, la progettazione e la realizzazione degli interventi di ricostruzione degli edifici distrutti e di ripristino degli edifici danneggiati, in modo da rendere compatibili gli interventi con la tutela degli aspetti architettonici, storici, paesaggistici e ambientali, anche mediante indicazioni dirette ad assicurare una architettura ecosostenibile e l'efficientamento energetico. Tali criteri saranno vincolanti per tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nella ricostruzione.
Gli interventi di ricostruzione, riparazione e ripristino saranno, invece, subordinati al rilascio dell'autorizzazione statica o sismica, ove richiesta.
Le richieste di contributo
L'istanza di concessione dei contributi dovrà essere presentata dai soggetti legittimati al comune territorialmente competente unitamente alla richiesta del titolo abilitativo necessario in relazione alla tipologia dell'intervento progettato. Alla domanda andranno obbligatoriamente allegati, oltre alla documentazione necessaria per il rilascio del titolo edilizio:
a) scheda Aedes (Agibilità e danno nell'emergenza sismica);
b) relazione tecnica asseverata a firma di professionista abilitato, attestante la riconducibilità causale diretta dei danni esistenti agli eventi calamitosi;
c) il progetto degli interventi proposti, con l'indicazione degli interventi di ricostruzione, di ripristino e riparazione necessari, corredati da computo metrico estimativo da cui risulti l'entità del contributo richiesto.F.S.

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