Con l'avanzare dell'autunno diminuiscono le ore di soleggiamento nel sistema boreale per cui, per logica, dovrebbe venir meno per l'artico la componente legata all'effetto albedo, ovvero un diverso gradiente termico.
Che ciò porti fine a questa stasi meteorologica?
Secondo il Meteorologo aquilano Stefano Bernardi qualcosa all'orizzonte sembra stia cambiando.
Secondo il professionista abruzzese, infatti ,si intravederebbero, scrutando ECMWF, chiari segnali di sgonfiamento dell'alta pressione africana (come conseguenza di un rinforzo proprio di quella corrente a getto indebolita finora dall'amplificazione artica?).
Questo nuovo assetto aprirebbe dapprima la strada alle perturbazioni atlantiche con conseguente apporto pluviometrico, calo netto delle temperature e chissà, andando più in là del tempo, un ingresso franco di aria di origine artica.
Insomma, qualora dovessero permanere tali indicazioni, poste in tendenza da Bernardi, starebbe finalmente per arrivare il tanto sospirato momento per gli amanti dell'autunno piovoso e dei freddofili.
Intanto però ieri in Abruzzo sono stati superati i 35°C,precisamente 35.2°C(dato fornito dall'associazione meteo L'Aquila Caput frigoris),a Castiglione a Casauria nel pescarese".
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