il numero di rate in cui puo' essere ripartito il pagamento
e la relativa scadenza;
2) le modalita' con cui il debitore manifesta la sua volonta'
di avvalersi della definizione agevolata;
3) i termini per la presentazione dell'istanza in cui il debitore indica il numero di rate con il quale intende effettuare il pagamento, nonche' la pendenza di giudizi aventi a oggetto i debiti
cui si riferisce l'istanza stessa, assumendo l'impegno a rinunciare
agli stessi giudizi;
4) il termine entro il quale l'ente territoriale o il
concessionario della riscossione trasmette ai debitori la
comunicazione nella quale sono indicati l'ammontare complessivo delle
somme dovute per la definizione agevolata, quello delle singole rate
e la scadenza delle stesse.
Niente di più, quindi, di un atto dovuto, seppure importante per la vita e l'economia delle persone ma sicuramente imposto dalla legge nazionale, sul quale però sarà interessante capire quale sarà stato il contributo intellettuale e politico dei gruppi consiliari sul lavoro degli uffici comunali, mentre la discussione sulla crisi politico/amministrativa in Consiglio Comunale rimane appesa al rovente chiodo estivo da fili invisibili ai più".
Elisabetta Bianchi - Direzione Sulmona
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