TERAMO - "L’ingresso dei farmaci equivalenti nel mercato farmaceutico mondiale è un fenomeno di notevole interesse in termini economico- sociali. “I farmaci equivalenti sono strumenti di cura che, garantendo la medesima efficacia terapeutica dei farmaci branded, supportano di fatto la sostenibilità dei sistemi sanitari generando risorse da investire nell’innovazione”, spiega Maurizio Di Giosia Direttore Generale ASL Teramo, aprendo il tavolo di lavoro dal titolo: “IL RUOLO SOCIALE DEL FARMACO EQUIVALENTE - CALL TO ACTION”, promosso da Motore Sanità. “Il loro utilizzo - continua Di Giosia - favorisce la riduzione della spesa a carico delle persone, il miglioramento dell'aderenza alla terapia e quindi anche una ricaduta positiva in termini di salute. Ma l’impiego dei farmaci equivalenti nel nostro Paese è ancora basso rispetto ai medicinali di marca e si avverte la necessità di aumentare la consapevolezza degli aspetti positivi dati dal consumo dei farmaci equivalenti fra la popolazione. Ben vengano dunque iniziative come questa, volte a sviluppare azioni concrete a livello locale e regionale per aumentare l’uso dei farmaci equivalenti”. Le iniziative dell’ASL di Teramo per promuovere la
cultura dell’equivalente e il ruolo del farmacista.
“I cittadini teramani hanno sostenuto una spesa pari a
circa 6,8 milioni di euro (dato in crescita rispetto all’anno
precedente), per acquistare i cosiddetti farmaci brand”, ha
detto Ilaria Senesi Direttore Farmacista
Servizio+Farmaceutico Territoriale Asl Teramo. “Tale
spesa, marcatamente superiore rispetto a quella sostenuta
dai cittadini delle regioni settentrionali e quindi da regioni
con reddito pro-capite più alto rispetto alle regioni del Sud,
potrebbe essere ridotta con una giusta e adeguata
informazione in merito ai farmaci equivalenti. Il costo che i
cittadini sostengono per la mancata scelta del farmaco
equivalente potrebbe determinare anche una diminuzione
dell’aderenza ai trattamenti farmacologici per patologie
croniche, come osservato in recenti studi scientifici. Da
diversi anni, per diffondere la cultura dell’equivalente, la
Asl di Teramo organizza incontri per i medici delle cure
primarie mostrando l’andamento e la penetrazione degli
equivalenti nel territorio; inoltre nelle Comunicazioni
periodiche inviate dal Servizio Farmaceutico si sottolinea
l’importanza dell’utilizzo dei farmaci equivalenti dando
informative e indicazioni per esempio su nuovi
confezionamenti economicamente più vantaggiose per il
SSR. È necessario, per colmare il gap culturale, che tutti gli
stakeholders attuino una strategia condivisa, al fine di
migliorare a tutti i livelli la comunicazione e l’informazione
rivolta al cittadino”.
Nel 2022 gli abruzzesi hanno speso più di 27milioni di
euro come compartecipazione per le terapie con farmaci
a brevetto scaduto griffati.
Parlando di numeri Carla Sorrentino, Responsabile ufficio
monitoraggio Spesa Farmaci e Dispositivi Medici Regione
Abruzzo, ha sottolineato il fatto che: “Le Regioni del Sud
Italia presentano, nel 2022, valori per la quota di
compartecipazione sul prezzo di riferimento superiori a 21
ero pro-capite, a fronte di una media nazionale di 18,40
euro pro-capite. In particolare in Abruzzo l’importo della
quota di differenza tra il prezzo al pubblico e il prezzo di
riferimento AIFA corrisposta dai pazienti abruzzesi è stata
di 27,4 milioni di euro per un ammontare di circa 75 mila
euro al giorno e un valore medio su ciascun assistito di
21,50 euro, a fronte di una media nazionale di 18,38 euro.
Tale aspetto, sebbene non direttamente impattante sulla
spesa farmaceutica convenzionata a carico del SSR (in
quanto i farmaci a brevetto scaduto inseriti nelle liste di
trasparenza AIFA sono rimborsati nei limiti del prezzo di
riferimento stabilito dalla stessa AIFA, restando a carico
degli assistiti il pagamento dell’eventuale differenziale di
prezzo nel caso di erogazione dei farmaci brand o
comunque di farmaci con prezzo superiore a quello di
riferimento), rappresenta comunque un paradossale
elemento di criticità, atteso che l’Abruzzo è una regione
caratterizzata da un indice di deprivazione sociale
superiore alla media nazionale, in ragione del quale,
proprio al fine di non aggravare sulla spesa dei cittadini,
dovrebbe essere garantito il più ampio ricorso ai farmaci
equivalenti, ovvero ai farmaci con prezzo allineato al
prezzo di riferimento AIFA”.
Il ruolo del medico di medicina generale.
Sul ruolo del medico di medicina generale è intervenuta
infine Valentina Antonacci, Segretario Provinciale
FIMMG Teramo: “I bisogni di salute da parte dei cittadini
crescono, ma di pari passo cresce la necessità di contenere
la spesa sanitaria.4Il SSN ha delle risorse che vengono
rinnovate, ma non sono di certo illimitate.4La good practice
messa in atto dai Medici di Assistenza Primaria è in grado
di sostenere la sfida di conciliare questi due aspetti
attraverso scelte etiche, come la prescrizione di farmaci
equivalenti contenenti molecole a brevetto scaduto, a patto
però che venga sempre mantenuta alta l'attenzione sulla
qualità4 dell'alternativa terapeutica suggerita, anche
attraverso il dialogo continuo e corretto con l'Industria del
Farmaco. La difesa dell'equità ed universalità del nostro
SSN passa anche attraverso piccole scelte quotidiane”.
Questo progetto è stato realizzato grazie al contributo
incondizionato di Teva Italia S.r.l".
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