"Malgrado sia riconosciuto il fatto che molto male fanno agli umori di molti degli uomini e soprattutto degli animali domestici, gli effetti collaterali frutto delle reazioni chimiche scatenantesi durante lo scoppio dei petardi, allo scoccare della mezzanotte di ieri i forti rumori prodotti dalle polveri da sparo dei mortaretti non hanno fermato la voglia dei fedeli di festeggiare il santo. In sostanza mi sono dovuto ricredere sulla capacità che ha l'uomo di adattarsi al diritto di chi mal sopporta tutto questo.
I forti rumori che al termine dei festeggiamenti di San Panfilo mi hanno svegliato nel pieno della fase REM che accompagnava il mio sonno, non hanno interrotto solo la fase di riposo mia e di mia moglie ma mi hanno gettato nello sconforto più totale giacchè mi sono tornate alla mente le parole da me lette su di un sito (https://www.animal-ethics.org/come-i-fuochi-dartificio-affliggono-gli-animali/). Un argomento che da un po' l'idea di quello che si può provare non solo quando si è svegliati sapendo che qualche ora dopo, alle prime luci dell'alba, ci si deve alzare per recarsi al lavoro, ma soprattutto quando, vestendosi solo per un attimo dei panni dei tanti animali che accompagnano l'uomo nell'avventura della vita, si deve fare i conti con qualcosa di estremamente insopportabile.
Personalmente non condivido l'idea che si possa festeggiare dando fastidio il prossimo. La festa dovrebbe essere di tutti soprattutto se riveste i canoni religiosi di una manifestazione patronale. L'evoluzione dell'uomo dovrebbe guardare avanti e, se pur molto spesso si ricade in mentalità medievali ( vedasi la stolta propensione di alcuni stupidi di ricorrere, con eccessiva facilità, all'istituto della guerra per soddisfare la propria bieca insoddisfazione), ci si deve rivestire dei panni di altruista. Se non si fa questo quando si festeggia un santo quando sennò?"
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